mercoledì 8 giugno 2005

Corriere.it 7.6.05
Il testo appoggiato da tutti i principali centri di ricerca del mondo
Referendum: appello dei Nobel su staminali
Anche Dulbecco e Montalcini tra i firmatari del documento: «La ricerca sulle cellule staminali embrionali è indispensabile»

ROMA - Ci sono anche le firme dei Nobel Renato Dulbecco e Rita Levi Montalcini sul documento con cui i maggiori esperti europei di ricerca sulle cellule staminali esprimono solidarietà ai colleghi italiani impegnati in questo stesso settore, auspicando l'esito positivo del referendum del 12 e 13 giugno, e affermano l'importanza della ricerca in questo campo.

L'APPELLO
Alla luce della legge sulla fecondazione artificiale, rilevano i ricercatori nel documento, gli scienziati italiani rischiano di essere tagliati fuori dal circuito scientifico internazionale. Nello stesso documento affermano che «compito degli scienziati è studiare le cellule staminali embrionali e adulte in parallelo, con rigore metodologico e senza pregiudizi». Di conseguenza, rilevano, «da un punto di vista scientifico non vi è alcuna giustificazione all'affermazione che la ricerca sulle cellule staminali embrionali e quella sulle cellule staminali adulte si escludano l'una con l'altra. Rifiutiamo quindi completamente l'affermazione che la ricerca sulle cellule staminali embrionali non sia indispensabile».

L'APPOGGIO DEI MAGGIORI CENTRI DI RICERCA

I due Nobel italiani si sono così associati ai colleghi europei nel firmare un documento che in questi giorni sta raccogliendo sempre maggiori adesioni da parte della comunità scientifica europea e internazionale (compresa l'università americana di Yale) e che è firmato da ricercatori delle maggiori istituzioni scientifiche europee (come le università di Cambridge, Edimburgo, Lund, Bonn, Madrid e Zurigo, Istituto Pasteur, Consiglio Nazionale delle Ricerche francese CNRS e Istituto europeo per le ricerche sul cervello (EBRI). Tra le firme,quella di Ann McLaren, dell'istituto di Biologia dello sviluppo dell'università di Cambridge e membro del comitato europeo di Bioetica, quelle di autorevoli esperti della ricerca sulle cellule staminali e il sostegno dell'ex commissario europeo alla Ricerca Philippe Busquin.

IL TESTO
«L'Italia - si legge nel documento - deve essere in prima linea nella ricerca biomedica, in modo da ricevere pienamente i benefici derivati dalla scoperta di nuovi farmaci e trattamenti». Per questi motivi, concludono i firmatari del documento, «auspichiamo vivamente che il referendum del 12-13 giugno porti un sì per il diritto dei nostri colleghi a condurre la ricerca sulle cellule staminali embrionali umane. Sosteniamo, quindi, la loro azione decisiva in favore di questo risultato che interessa l'intera comunità scientifica».