Schizofrenia e agenti esterni
Molti pazienti faticano ad attribuire a se stessi la causa di un evento
Gli individui sani possiedono la capacità di distinguere fra gli eventi che avvengono come risultato delle proprie azioni e quelli causati dalle azioni altrui. Questa capacità sembra essere disturbata in coloro che sperimentano molti tipi di convinzioni errate o di allucinazioni, comprese quelle associate con la schizofrenia. In presenza di queste illusioni, l'informazione sensoriale autoprodotta viene erroneamente percepita come causata da un'influenza esterna.
In uno studio pubblicato sul numero del 21 giugno della rivista "Current Biology", un gruppo di ricercatori guidato da Axel Lindner dell'Hertie Institute for Clinical Brain Research e del California Institute of Technology ha studiato come gli individui sani e i pazienti schizofrenici interpretano il proprio mondo visivo. In particolare, gli scienziati fanno luce sull'associazione fra il disturbo della capacità di attribuire a se stessi le cause di un evento e i sintomi della schizofrenia.
I ricercatori hanno confrontato le capacità dei soggetti di distinguere un moto che avviene nel mondo esterno da quello causato dai movimenti dei propri occhi. In entrambi i casi le immagini passano sulla superficie della retina, ma normalmente il cervello le interpreta in maniera differente a seconda del fatto che la testa e gli occhi restino fermi o meno. Lirdner e colleghi hanno osservato una chiara correlazione fra la forza di alcune allucinazioni sperimentate dai pazienti schizofrenici e la quantità di "movimenti esterni" che questi pazienti percepiscono mentre muovono i propri occhi. Questa correlazione suggerisce che le illusioni della schizofrenia possano dipendere dal malfunzionamento di un meccanismo generale che consente agli individui sani di attribuire correttamente le cause delle esperienze sensoriali.
A. Lindner, P. Thier, T. T. J. Kircher, T. Haarmeier, D. T. Leube, "Disorders of Agency in Schizophrenia Correlate with an Inability to Compensate for the Sensory Consequences of Actions". Current Biology, Vol. 15, 1119–1124 (21 giugno 2005). DOI 10.1016/j.cub.2005.05.049
© 1999 - 2005 Le Scienze S.p.A.
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