Corriere della Sera 18.4.04
Da Arp a Picasso Un viaggio nell’avanguardia
Si apre a Lissone una mostra che riunisce una settantina di dipinti e sculture
di Severino Colombo
LISSONE - Si apre oggi alla Civica Galleria di Lissone la mostra «Le vie dell'avanguardia. Da Arp e Picasso a Mirò e Appel», una rassegna che documenta i principali percorsi artistici del Novecento proponendo le opere delle collezioni della Città di Locarno. La località ticinese in passato ha accolto alcuni protagonisti di quei movimenti - da Jean Arp a Hans Richter - ed è così diventata uno degli snodi dell'avventura artistica contemporanea. L'importanza e la ricchezza di quella esperienza culturale si è ora trasformata in un'eredità artistica, grazie alla Donazione Jean e Marguerite Arp e al Lascito dello stampatore e collezionista Nesto Jacometti, che consente di ripercorrere per intero la vicenda dell'avanguardia storica internazionale. La mostra, curata da Flaminio Gualdoni e Luigi Cavadini, riunisce una settantina di lavori tra dipinti, sculture, opere su carta e arazzi. Il percorso espositivo parte da Picasso, Braque e Leger e, passando per il dadaismo, il surrealismo e l'astrazione del Bauhaus, giunge fino all'informale della seconda metà del Novecento. Proprio in quest'ultima sezione è possibile rintracciare un ideale trait d'union tra l'eredità di Locarno e la collezione permanente lissonese di arte contemporanea, nata proprio nel dopoguerra dall'esperienza dell'informale.
Lissone, Civica Galleria d'Arte Contemporanea, viale Padania 6 Da oggi fino al 20 giugno.
Orari: da martedì a venerdì 15-20 sabato e domenica: 10-22 lunedì chiusa.
Ingresso: 6-3. Informazioni: tel. 039.2145174
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»