sabato 17 luglio 2004

ancora sugli psicofarmaci ai bambini

Yahoo! Salute 16.7.04
Pediatria
Psicofarmaci ai minori: molti dubbi
Il Pensiero Scientifico Editore


Continua la controversia sulle prescrizioni di psicofarmaci ai bambini. In particolare l’utilizzo del metilfenidato come terapia per la discussa sindrome del disturbo del deficit dell’attenzione e iperattività, (conosciuta come ADHD dall’inglese).
In Italia statistiche allarmanti di bambini malati di questa sindrome accompagnano la campagna che glorifica l’uso di questa terapia come la scoperta del secolo che risolverà finalmente  i problemi di comportamento dei nostri bambini. E’ risaputo invece che all’estero, in particolare negli Stati Uniti d’America, dove da molti anni ormai stanno sperimentando queste terapie,   sono stati evidenziati nefasti effetti collaterali, tanto da mettere in allarme gran parte della comunità scientifica.
E’ importante rilevare che il metilfenidato fa parte delle sostanze controllate e rientra nella tabella degli stupefacenti, essendo un derivato dell’anfetamina. A causa di questo la DEA (Drug Enforcement Administration) statunitense,  organismo federale incaricato della lotta contro la droga,  ha regolato strettamente la sua produzione, distribuzione  e prescrizione; ha ripetutamente esortato ad una maggiore cautela nell’uso di questo prodotto, specialmente alla luce del loro potenziale abuso tra gli adolescenti ed i giovani.
Quello che in Italia il Presidente dell’Associazione europea di psichiatria infantile e dell’adolescenza, dice a riguardo dell’approccio farmacologico è che: “…..non abbiamo prove vere di efficacia né studi sufficienti a dimostrarne la validità”. Giuseppe Dell'Acqua, direttore del Dipartimento di salute mentale di Trieste, reduce dagli incontri preparatori al Forum per la Salute Mentale che terrà nel prossimo novembre il suo secondo congresso nazionale a Livorno, lancia l’allarme sull’utilizzo di psicofarmaci nei bambini e adolescenti:   "C'è il tentativo”, denuncia Dell'Acqua, “di lavorare, in termini sedicenti preventivi, con questionari nelle scuole e nelle famiglie per individuare il disturbo mentale del bambino e dell'adolescente, che poi viene sottoposto a terapia farmacologica. Alcune aziende farmaceutiche stanno inoltre invogliando gli accademici di Pisa, di Siena, di Milano, a sperimentare i farmaci per adulti, anche alcuni neurolettici che si usano per i disturbi psicotici, sui bambini e gli adolescenti.  Oggi è talmente addormentata la coscienza della gente che chi denuncia questo stato di cose non produce discussioni, valori attorno a cui riflettere, ma viene minacciato e costretto al silenzio".
Il Comitato dei Cittadini per i Diritti dell’Uomo, invita chiunque sia a conoscenza o   testimone di attività, che favoriscono il dilagare di questa situazione,   in violazione dei diritti delle persone e dei minori,   a segnalarle,   affinchè si possano sottoporre alle autorità competenti per una maggiore tutela della salute mentale dei cittadini.