martedì 13 luglio 2004

lo stile di pensiero americano
sesso ed economia:
sposarsi è meglio

Repubblica 13.7.04
Analizzata l'intimità di seimila persone adulte
È la prima analisi "matematica" che si fa sull'argomento
Il sesso appaga come la ricchezza i conti dell'economia della felicità

Uno studio Usa: ecco quanto "valgono" i momenti erotici
La soddisfazione è indipendente dal fatto di avere una relazione gay o eterosessuale
Il vero obiettivo è avere una relazione unica e duratura, condizione di gioia
Crollano le credenze. I soldi non comprano le emozioni; sposarsi è la soluzione migliore
ERIC DASH


NEW YORK - Si dice che con il denaro non si compra l´amore né la felicità, solo il sesso ("Se hai successo in consiglio d´amministrazione, hai successo anche in camera da letto"). Ma nessuno ha mai provato a dimostrarlo. Di recente, però, due economisti inglesi, David G. Blanchflower del Dartmouth College e Andrew J. Oswald dell´Università di Warwick, hanno presentato al National Bureau of Economic Research, uno degli enti di maggior prestigio nel campo, un lavoro dal titolo "Denaro, sesso e felicità: uno studio empirico".
Gli autori affermano che il loro studio è la prima, rigorosa analisi econometrica sull´argomento, e che forse la saggezza popolare andrebbe rivista. Come afferma il documento: "Il denaro appare in grado di comprare più felicità. Ma non permette di comprare più sesso". Blanchflower e Oswald sono fra gli esponenti di punta di un settore scientifico in crescita, l'"economia della felicità", che applica le tecniche econometriche, tradizionalmente limitate a cose quantificabili come i tassi salariali, all´arena delle emozioni umane.
Nel loro studio, Oswald e Blanchflower hanno analizzato l´attività sessuale autodichiarata e i livelli di felicità di oltre 16.000 adulti che hanno partecipato a una serie di ricerche sociali a partire dai primi anni 90. (La felicità è difficile da definire: gli intervistati si limitano a indicare, su una scala, il loro livello). Scomponendo in fattori gli effetti misurabili di altri eventi della vita, rivela lo studio, risulta che "l´individuo, più sesso fa più è felice". Oltre a ciò, i due economisti hanno comparato i livelli di felicità determinati da una vita sessuale intensa con altre attività il cui valore economico era stato calcolato in precedenti ricerche, riuscendo così a calcolare quanta felicità vale, in dollari, il sesso. Hanno calcolato che aumentare la frequenza dei rapporti sessuali da una volta al mese ad almeno una volta a settimana fornisce la stessa felicità che dà depositare 50.000 dollari in banca.
Un matrimonio duraturo, per fare un paragone, garantisce circa 100.000 dollari all´anno di felicità, il che significa che, mediamente, una persona single dovrebbe ricevere 100.000 dollari all´anno per essere felice come una persona sposata, a parità di livello di istruzione e status lavorativo. Il divorzio, per contro, impone un dazio emotivo di circa 66.000 dollari all´anno, anche se può esserci un guadagno economico sul breve termine per il sollievo immediato che nasce dal lasciare il proprio coniuge. La scoperta, dice Oswald, è stata che, in generale, "un reddito maggiore non consente di comprare più sesso né un partner". "Per noi economisti è stato sorprendente", ha aggiunto Oswald, "perché tendenzialmente pensiamo che il denaro possa comprare ogni cosa".
"La lobby conservatrice, pro-matrimonio, sarà felice di leggere la nostra ricerca", dice Oswald. "Le persone sposate, prosegue, fanno sesso il 30% più spesso delle persone single e risultano più felici. Anche la comunità gay e lesbica, dice Oswald, può essere soddisfatta. I dati dimostrano che la felicità che si ottiene dall´avere "una relazione omosessuale è quasi identica a quella che si ottiene da una relazione eterosessuale", e che, a prescindere dall´orientamento sessuale, il numero di partner che "massimizza la felicità" è uno.

Copyright La Repubblica- New York Times (Traduzione di Fabio Galimberti)