Repubblica 16.1.05
La denuncia di un esperto del British Museum "Dalle truppe Usa danni a Babilonia"
il caso
LONDRA - Le truppe americane e polacche di stanza in Iraq hanno danneggiato le rovine di Babilonia, una delle sette meraviglie del mondo antico. La denuncia, lanciata ieri a tutta pagina dal quotidiano inglese Guardian, arriva dal British Museum e dalla sua missione di esperti in trasferta in Iraq. Il responsabile del dipartimento per l'Antico e Vicino Oriente del museo, John Curtis, scrive nel suo rapporto che i veicoli militari di Washington e Varsavia hanno provocato la frantumazione di lastricati vecchi di 2.600 anni. Frammenti importanti sotto il profilo storico e artistico sono stati mischiati con sabbia e detriti e usati per riempire i sacchi di sabbia usati nelle barriere di sicurezza. Ampie aree del sito sono state ricoperte di ghiaia, compattate e in alcuni casi trattate chimicamente per costruire piste d´atterraggio per elicotteri e parcheggi. «È come se si fosse installato un accampamento intorno alle piramidi d'Egitto o a Stonehenge», conclude l'esperto. Ma non basta. L'andirivieni di persone avrebbe permesso ai ladri di rubare preziosi reperti: l'archeologo cita fenditure, crepe e buchi fatti dai ladri nella celebre porta di Ishtar per portare via i mattoni decorati che la compongono. Interrogato dal Guardian il colonnello Steven Boylan, portavoce militare americano a Bagdad, si è difeso dicendo che i lavori erano stati discussi con il responsabile del museo di Babilonia.
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