mercoledì 5 gennaio 2005

psicologi americani
«attenti al malocchio...»

Il Messaggero 5.1.05
UNO STUDIO SCIENTIFICO
Gli psicologi: il malocchio esiste
PAOLA MARIANO


Amici e parenti dovrebbero stare attenti a fare pronostici, soprattutto se spiacevoli, che riguardano i propri cari perché l'effetto su di loro potrebbe essere quello di una vera e propria iattura. Tre psicologi americani della Iowa State University (Stephanie Madon, Max Guyll, Richard Spoth e Jennifer Willard) sostengono infatti di aver dimostrato che quando numerose persone sentenziano che qualcosa accadrà a qualcuno di loro conoscenza, vi è una buona probabilità che tale "profezia" di gruppo si avveri. È possibile, hanno spiegato gli esperti sulla rivista «Psychological Science» che le false convinzioni altrui promuovano l'avverarsi di certi fatti condizionando il comportamento della persona oggetto della "profezia". Inoltre, ha sottolineato la Madon, vi è un effetto sinergico in questo potere profetico, ovvero sembra proprio che più è larga la cerchia delle persone con indole da "Cassandra", più è probabile che l'esito da loro vaticinato si realizzerà. Gli esperti hanno ricordato come già precedenti ricerche avevano evidenziato la possibilità che ciascuno, prevedendo o paventando l'esito di una situazione futura che lo riguarda, in qualche modo incanala gli eventi verso quella direzione. Quindi per esempio se un attore pensa o teme che nel bel mezzo di una performance inciamperà e cadrà sul palcoscenico, la probabilità che questi ha di cadere inesorabilmente aumenta come se la sua convinzione avesse in sé la forza di avverarsi. Nel nuovo studio, i ricercatori hanno coinvolto 115 coppie di genitori che dovevano dare il loro pronostico circa il consumo di alcolici che i loro figli adolescenti avrebbero tenuto nei 12 mesi successivi. All'inizio dell'osservazione gli psicologi hanno somministrato ai ragazzini un questionario per avere una stima dei loro consumi medi di alcol.Dopo 12 mesi i teenager hanno risposto a un nuovo questionario, questa volta per monitorare il loro recente consumo di bevande alcoliche. Gli psicologi hanno confrontato ciò che i genitori avevano predetto con la realtà raccontata dai rispettivi figli. Così hanno visto che quando gli adulti avevano una convinzione negativa forse anche esagerata, ovvero pensavano che i figli avrebbero bevuto molto, effettivamente i ragazzi dichiaravano di non essersi limitati affatto nel consumo di alcol. Inoltre i ricercatori si sono accorti che tanto più mamma e papà erano d'accordo nelle loro stime pessimistiche, quanto più queste si dimostravano poi veritiere, segno di un forte effetto sinergico sulla previsione. Le predizioni, ha osservato la Madon, sembrano avverarsi molto più fedelmente quando hanno una valenza negativa. Ma questo non significa che i nostri cari portino sfortuna, ha tenuto a precisare la psicologa, bensì rispecchia l'atteggiamento tipico delle persone di dare più valore a informazioni con significato negativo e di soppesare più i costi che i benefici quando ci si pone di fronte a una scelta.