mercoledì 9 febbraio 2005

un documentario

Il Messaggero Mercoledì 9 Febbraio 2005
Parola d'ordine: trentenni. ...
di FRANCESCO ALO’


Parola d'ordine: trentenni. Nell'Italia di oggi è l'età del lavoro, del matrimonio, delle grandi responsabilità. Infastidita dalla rappresentazione che dei trentenni diede Gabriele Muccino nel 2001 con il grande successo L'ultimo bacio, la documentarista classe '69 Giovanna Taviani ha voluto indagare sui trentenni nel passato del cinema italiano. Ne è venuto fuori I nostri 30 anni. Generazioni a confronto, settantatre minuti di interviste in cui si analizza quella precisa età attraverso il punto di vista di cinque generazioni di registi, dai primi anni '60 al 2000. Il documentario presentato oggi in Sala Deluxe (ore 16) alla Casa del cinema (Largo Mastroianni 1, 06423601) parte con Mario Monicelli e Dino Risi che ricordano i tempi de I soliti ignoti (1958) e Il sorpasso (1962). Ecco poi arrivare il giovane arrabbiato Marco Bellocchio che paragona Delitto e castigo al suo incendiario I pugni in tasca (1968), mentre il figlio dell'arte Bernardo Bertolucci mette in relazione i suoi Prima della rivoluzione (1964) e The Dreamers (2003). Di intervista in intervista si attraversano i brillanti e sovversivi Paolo e Vittorio Taviani, l'autarchico Moretti, che racconta della solitudine del trentenne post-sessantottino nell'Italia cupa degli anni di piombo (tema cardine di Ecce bombo, diretto a 25 anni) per raggiungere i vuoti anni '80 di Gabriele Salvatores che cita Conrad e la nuova commedia all'italiana di Paolo Virzì che rimpiange l'Italia del boom. Tocca infine ai cineasti trentenni di oggi che nella trattoria romana "Biondo Tevere" parlano della loro età e del loro cinema. Sono Vincenzo Marra, Daniele Vicari, Paolo Sorrentino, Andrea Porporati, Lucio Pellegrini e Salvatore Mereu, molti dei quali interverranno, con Marco Bellocchio e Mario Monicelli, all'incontro con il pubblico condotto da Bruno Torri e Felice Laudadio dopo la proiezione del documentario.