martedì 3 maggio 2005

bimbi belli, bimbi brutti...

Apcom 3.5.05
RICERCA RIVELA: I BAMBINI BELLI TRATTATI MEGLIO DEI "BRUTTI"
Un team canadese studia comportamento genitori nei supermercati

New York, 3 mag. (Apcom) - Un team di ricercatori universitari canadesi ha condotto uno studio sulla maniera in cui papà e mamme trattano i propri figli ed ha raggiunto un risultato inquietante: nelle famiglie, i bimbi belli verrebbero trattati meglio di quelli brutti. La ricerca è stata condotta dall'università dell'Alberta che ha analizzato la maniera in cui i genitori con figli si comportano durante le spedizioni al supermercato. Allo studio, che sarà presentato ad un convegno di psicologi a Edmonton, in Alberta, dedica un articolo il New York Times.
Sotto esame, a insaputa dei genitori, sono finiti una serie di comportamenti ricorrenti. Ad esempio le volte in cui i bambini venivano fatti accomodare sui seggiolini dei carrelli della spesa, le volte in cui venivano lasciati liberi di svolgere attività potenzialmente pericolose o di girare da soli, senza controllo. I ricercatori hanno inoltre catalogato la bellezza dei bambini utilizzano una scala da uno a dieci. E la realtà è saltata agli occhi: bambini belli e bambini brutti venivano trattati in maniera estremamente differente. Non solo: meno sono belli, secondo gli studiosi, e peggio vengono trattati.
I brutti anatroccoli vengono sistemati sull'apposito seggiolino nel 4% cento dei casi, i belli di mamma il 13,3% delle volte. I papà sono in generale più crudeli delle mamme: i "brutti" (se così si può dire di un bambino) non vengono mai assicurati al carrello, quando sono loro a far la spesa, i bambini con aspetto migliore invece lo sono nel 12,5% dei casi. I brutti inoltre finiscono più spesso degli altri lontano dallo sguardo dei genitori, e nella maggior parte dei casi vengono tenuti a circa tre metri di distanza.
La scarsa cura cresce in maniera esponenziale con l'età dei genitori che, in età più avanzata, non si preoccupano troppo neppure se i figli si lasciano andare ad attività pericolose. Incide anche il sesso: i maschietti di bell'aspetto vengono in generale trattati meglio delle femminucce. I ricercatori spiegano questa 'stranezza' con la maggiore maturità delle bambine, più indipendenti rispetto ai coetanei di sesso maschile.
Lo studio è stato condotto su dati raccolti in 400 sopralluoghi in 14 supermercati. I ricercatori sono divisi sul significato da attribuire alle scoperte. Per alcuni i bambini belli sono sentiti come portatori di un patrimonio genetico migliore e quindi "protetti" meglio dai genitori. Altri ribattono che lo studio avrebbe dovuto tenere in considerazione il reddito delle famiglie sotto osservazione, sottolineando che vengono trattati peggio i bambini che vivono in nuclei familiari a reddito inferiore. Anche questa ipotesi tuttavia non reggerebbe, secondo i ricercatori che hanno condotto lo studio: la bellezza ha poco a che fare con il reddito delle famiglie.

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