venerdì 19 settembre 2003

da Washington

(ricevuto da Paolo Di Tommaso)

The Washington Post, Stati Uniti
http://www.washingtonpost.com/wp-dyn/articles/A31912-2003Sep18.html
tratto da http://www.italieni.it

Revisionismo psicologico


Il rapimento e l'uccisione da parte della Brigate Rosse del segretario della Democrazia Cristiana Aldo Moro, nel 1978, è stato uno degli eventi più traumatici della vita pubblica italiana. La sua morte ha ispirato una serie di libri, film, saggi e articoli. È l'equivalente italiano dell'assassinio di Kennedy. Il nuovo film di Marco Bellocchio, "Buongiorno, notte", finisce con un sogno in cui Moro è vivo e libero.
È come se l'Italia fosse passata dal revisionismo storico al revisionismo psicologico: nel 1978 la sopravvivenza di Moro non sembrava essere la principale preoccupazione degli italiani. Oggi invece si direbbe che non desiderino altro.