venerdì 19 settembre 2003

Marco Bellocchio e il suo film a Bobbio

Libertà 19.9.03

Bellocchio: il trionfo “in casa”
Applausi a Schicchi e alle sorelle Letizia e Mariuccia
di Oliviero Marchesi


Una folla impressionante, una sala esaurita molto prima dell'inizio della serata, i gestori del cinema che - a consolazione degli “esclusi” - promettono che il film sarà rimesso in cartellone. E' partito così l'incontro dell'altra sera con Marco Bellocchio al cinema Le Grazie di Bobbio, che ha visto il regista piacentino rispondere alle domande dei presenti dopo la proiezione di Buongiorno, notte il film sul caso Moro che si avvia a diventare forse il più grande successo commerciale di questo maestro della macchina da presa. La serata, che ha visto un nutrito drappello di autorità seduto in platea (il presidente della Provincia Dario Squeri con gli assessori provinciali Vittorio Anelli e Rossana Mazzoni, il Sindaco di Piacenza Roberto Reggi con l'assessore alla cultura Stefano Pareti, il Sindaco di Bobbio Roberto Pasquali e quello di Travo Annibale Gazzola), era inscritta nel calendario di “Incontri con gli autori”, rassegna collaterale al laboratorio Fare Cinema.
Degli “Incontri con gli autori”, l'abbraccio annuale fra Bellocchio e la “sua” Bobbio è tradizionalmente il momento-clou: e lo è stato più che mai ieri sera, con Letizia e Mariuccia Bellocchio (sorelle di Marco) sedute fra il pubblico, una vera ovazione collettiva per l'attore bobbiese Gianni Schicchi Gabrieli (che ha una parte in questo come in quasi tutti i film di Bellocchio), un'altra per i quattro coristi del Coro Gerberto che fanno la loro apparizione canora in Buongiorno, notte.
La sera prima di questa partita giocata completamente in casa, Bellocchio aveva presentato il film in una serata analoga al cinema Jolly di San Nicolò. Due “dibattiti con l'autore” in due sere consecutive possono sembrare tanti per una provincia, ma non in questo caso: e non tanto per la curiosità del pubblico nei confronti di un artista conterraneo catapultato improvvisamente al centro dell'attenzione nazionale, quanto per le passioni collettive che questa pellicola ha saputo scatenare riaprendo una ferita nazionale vecchia di 25 anni fa Non è un caso che quasi tutti gli interventi degli spettatori (tutti elogiativi) prescindano dalla “fiction” e parlino della storia vera che c'è dietro.
«Nel 1978 ero vicesegretario provinciale della Dc. E posso testimoniare che la base del partito, più dei vertici, voleva che si facesse tutto il possibile per salvare la vita di Moro» dice ad esempio Squeri, sentendosi replicare da Bellocchio che «la politica, in quei tragici giorni, non ebbe la fantasia e il coraggio di pensare a una soluzione diversa da quella che purtroppo divenne realtà». Dichiarandosi influenzato dal sensibile anticonformismo del Leonardo Sciascia di L'affaire Moro, il regista risponde «mi aspettavo che succedesse, ma non fino a questo punto» a chi gli chiede come mai tutti - sulle prime pagine dei grandi quotidiani come nei cinema di provincia - stiano discutendo di questo film quasi dimenticandosi che è un film.


Bobbio premia Bellocchio
L'iniziativa questa sera alle 19,30 in piazza Santa Fata


Bobbio - Verrà premiato a Bobbio questa sera Marco Bellocchio. Dopo la delusione alla Mostra del cinema di Venezia, dove il suo film “Buongiorno notte” non ha ricevuto lo sperato Leone d'oro, la città natale del regista consegna un riconoscimento al famoso concittadino. L'iniziativa viene dalla “Ra Familia Bubièiza”. «Indipendentemente dal risultato ottenuto al festival veneziano, per noi bobbiesi Marco Bellocchio è sempre grande - si esprime il Presidente del sodalizio Maurizio Alpegiani -. L'amicizia che da molti anni mi lega al regista mi consente di ringraziarlo personalmente».
L'appuntamento è per questa sera alle 19,30 in piazza Santa Fata. «Sotto il porticato - spiega Albeggiani - abbiamo organizzato un rinfresco aperto a tutti i bobbiesi, dove saluteremo il regista assieme agli allievi partecipanti al corso “Fare Cinema”, svoltosi in questi giorni. A nome del sodalizio che rappresento, questo incontro intende riconoscere il lavoro di Bellocchio, che con le sue produzioni cinematografiche ha reso famoso il nome della città di Bobbio. Non mancheranno all'incontro gli amici Gianni Schicchi, attore in diversi film del regista, e Beppe Ciavatta».
Lo scorso anno il saluto al regista, che da diversi anni tiene un corso sul cinema nella città della Valtrebbia, era stato organizzato in occasione della polentata in piazza a fine di agosto, sempre su iniziativa della “Familia Bubieisa”.

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