giovedì 18 settembre 2003

il "Festival della Filosofia" da domani a Modena e dintorni

Libertà 18 settembre 2003

Modena: la vita al centro del Festival Filosofia
Da domani a domenica cento appuntamenti in città, a Carpi e a Sassuolo
di ELEONORA BAGAROTTI


Al via anche quest'anno, dal 19 al 21 settembre, il Festival Filosofia di Modena: cento gli appuntamenti previsti nella stessa città, a Carpi e a Sassuolo. Dopo il successo riscosso lo scorso anno con la seconda edizione del festival incentrata sul tema della “bellezza” (la prima era su quello della “felicità”), quest'anno la scelta si è orientata sulla “vita”. Nel centinaio di incontri, spiccano sicuramente le lezioni di di grandi maestri del pensiero filosofico contemporaneo: l'antropologo Jack Goody, il teologo Jürgen Moltmann, la filosofa ungherese Agnes Heller, lo psicoanalista sloveno Slavoj Zizek, il sociologo Richard Sennett, il genetista Edoardo Boncinelli, il filosofo Umberto Galimberti e molti altri grandi pensatori dei nostri giorni, tra cui Fernando Savater e Remo Bodei. A coronamento, sono previste anche “cene filosofiche”, ideate da Tullio Gregory, e letture di Alessandro Bergonzoni, performance nelle stazioni e perfino sui vagoni dei treni, oltre a mostre, installazioni, proiezioni di film sull'argomento, concerti di fisarmoniche, laboratori per bambini e un bizzarro “convegno immaginario” a cura degli scrittori Ermanno Cavazzoni e Daniele Benati. A Modena, per l'occasione, quest'anno sarà allestito un maxi schermo in piazza Grande coi collegamenti in diretta degli incontri più importanti che permetteranno agli spettatori che non riuscissero a trovare posto nei luoghi delle conferenze (cortili, saloni di palazzi antichi, chiese) di seguirne ugualmente lo svolgimento. Un vasto programma di “contorno” coinvolge letteratura, cinema, teatro e musica: in quest'ultima categoria andrà la narrazione sulla vita di Bach (un monologo con sottofondo di clavicembalo), un omaggio al compositore Luciano Berio, concerti di Claudio Lolli, performance delle fisarmoniche della città di Verona e dei salentini di Officina Zoe (che hanno composto la colonna sonora del nuovo film Il miracolo di Edoardo Winspeare, presentato alla mostra del cinema di Venezia). Numerose anche le mostre: da La vita delle forme, che propone a Modena oltre 300 opere grafiche di artisti del XX secolo - da Picasso a Warhol, da Ernst a Doisneau, da Lichtenstein a Ghirri, da Burri a Vedova - e l'originale l'installazione che l'artista Franco Vaccari presenterà al Palazzo dei Musei (il pubblico entra, siede su una poltrona e vede scorrere cortometraggi e fotografie che appartengono alla memoria personale dell'artista). Vaccari vuole, in tal modo, far riflettere i visitatori sulla malattia con una Provvista di ricordi per il tempo dell'Alzheimer. Infine, a Carpi, la Koiné porterà in scena le Georgiche di Virgilio in latino, italiano e dialetto modenese.
(c) 1998-2002 - LIBERTA'

Gazzetta del Sud 18.9.03

Da domani a domenica il Festival di Modena, Carpi e Sassuolo
La Filosofia dà spettacolo
Spazio a tematiche di particolare attualità come bioetica e biopotere
di Rossella Martina


Chi apprezza il bollito misto sa che quantità e varietà sono un pregio; che parti raffinate benissimo si accostano con quelle credute meno nobili; che, nonostante l'apparenza, la preparazione richiede una scienza altissima di ogni singolo ingrediente, dei tempi, dei modi. È dunque un complimento dire che quest'anno, al Festival di Filosofia di Modena, Carpi e Sassuolo, si annuncia un carrello più che mai saporito e spettacolare. Da domani a domenica 21, piazze, aule, chiese dei tre comuni emiliani si riempiranno di quella specialissima folla di italiani (tantissimi i giovani) che ama la cultura, la insegue, la gusta, la anima. Lo scorso anno nel triangolo filosofico arrivarono 51.000 persone e quest'anno è presumibile che aumentino ulteriormente poiché il tema conduttore è potenzialmente adatto ad ogni palato: si parlerà infatti della vita, in 122 appuntamenti che vanno dalle lezioni magistrali di filosofi, sociologi, scienziati, alle mostre; dalle rassegne cinematografiche ai concerti, proseguendo con animazioni per bambini, laboratori, spettacoli. Si finisce (la giornata) con uno dei dieci menù della tradizione modenese, in tema col Festival, preparati, come nelle due edizioni precedenti, da Tullio Gregory, filosofo e studioso dell'enogastronomia italiana. In tavola (una trentina i ristoranti che aderiscono all'iniziativa) si serviranno la «Vita vegetale» (trionfo di verdure e legumi) o la «Dolce vita» (dedicata all'agrodolce), le «Vite silenziose» (a base di pesce) e «L'acqua della vita» con un trionfale e simbolico bollito misto. Dovendo necessariamente riassumere in breve gli obiettivi del vasto programma del Festival – organizzato dalla Fondazione Collegio San Carlo di Modena assieme ai tre Comuni, alla Provincia e ad un'encomiabile quantità di sponsor – vanno evidenziate alcune tematiche principali di particolare attualità come bioetica e biopotere oppure vita reale e vita virtuale; altri interrogativi che saranno discussi nella tre giorni filosofica, sono invece eterni, come il rapporto tra vita e morte e le concezioni dell'esistenza nella nostra cultura e in quelle extraeuropee. Tantissimi i grandi nomi internazionali della filosofia, ma, dato il tema, anche di altre scienze: tra i primi Agnes Heller, Remo Bodei, Roberta de Monticelli, Giulio Giorello, Fernando Savater, Laura Boella, Michel Maffesoli, Salvatore Veca, Adriana Cavarero; tra filosofia e psicanalisi Umberto Galimberti, lo sloveno Slavoj Zizek, Silvia Vegetti Finzi; poi l'antropologo Jack Goody da Cambridge; i teologi Enzo Bianchi e Jurgen Moltmann; il genetista Edoardo Boncinelli; il maestro sufi Gabriel Mandel; i sociologi Richard Sennet, Saskia Sassen, Gabriella Turnaturi; il presidente del Comitato di Bioetica Francesco D'Agostino. Come si vede quest'anno è particolarmente nutrita la pattuglia femminile, segno che anche nell'ambito della filosofia – forse la più “maschilista” delle materie assieme alla musica – l'inevitabile si sta affermando. Accennavamo al fatto che il Festival di Modena-Carpi-Sassuolo si caratterizza anche per la capacità di diffondere cultura senza far ricorso a polverose gerarchie. Dopo le lezioni dei grandi accademici è possibile ascoltare un omaggio a Bach o a Luciano Berio, ma anche assistere a una performance di Sylvano Bussotti o a un concerto di Claudio Lolli, passando prima a visitare la mostra dedicata a Francesco Guccini o magari quella che ripercorre l'evoluzione della grafica da Picasso a Warhol. E in una terra dove anche la solidarietà è tradizione e dunque cultura, il tema della vita suggerisce ai partecipanti di donare il sangue (presso la postazione Avis nel piazzale Sant'Agostino a Modena ) o di riflettere su una delle malattie più impietose, attraverso la videoinstallazione di Franco Vaccari Provvista di ricordi per il tempo dell'Alzheimer. Tutte le informazioni e il calendario dettagliato su www.festivalfilosofia.it.