TG.com
Preservativi, occhio alla taglia
Germania: molti uomini sbagliano misura
Secondo un'inchiesta condotta recentemente in Germania, a cui non si può certo imputare scrupolosità e precisione, i maschi tedeschi tra i tanti problemi che li affliggono, dovranno d'ora in poi annoverare anche la spiccata inettitudine nella scelta dei preservativi. Sembra, infatti, che per manifesta "mania di grandezza", i giovani leoni tedeschi pecchino di superbia e acquistino immancabilmente profilattici troppo grandi di misura.
L'indagine è avvenuta in occasione della Giornata dell'Aids. E' stato chiesto a 2.500 uomini, in un asettico linguaggio burocratico-sanitario al limite della pedanteria, di verificare a tutti gli effetti la misura del proprio pene in posizione eretta, in base alla constatazione che "si conosce perfettamente la taglia delle proprie scarpe, ma molto meno la misura del proprio membro", ha spiegato Jan Vinzenz Krause della Vinico, la società demoscopica incaricata del sondaggio.
Del resto le aziende produttrici di condom avevano lamentato da tempo la carenza di una letteratura in proposito a cui ricorrere per la produzione in massa del prodotto che, dati alla mano, è secondo solo al fazzoletto come prodotto igienico di largo consumo.
Ebbene, se la matematica non è un'opinione e la lunghezza media del pene-tipo tedesco è di 14,7 cm, solo il 18% del campione sceglierebbe la taglia giusta a fronte di un "imbarazzato" 34% che opterebbe - sapendo di sbagliare - per il tipo magnum extra-large. Conclusione della ricerca: la maggior parte delle aziende di profilattici vendute in Germania devono quindi correre ai ripari, facendo corrispondere meglio la produzione alle esigenze reali dei consumatori
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»