martedì 8 marzo 2005

i bambini autistici

Yahoo! notizie - Lunedì 7 Marzo 2005, 11:56
Autismo:
Scoperto il perché i bambini malati non guardano negli occhi


Madison, 7 mar. (Adnkronos Salute) - I bambini autistici non guardano negli occhi le altre persone, comprese quelle a loro piu vicine, come la mamma perche percepiscono gli sguardi come una minaccia. E tutto questo accade a causa di una particolare alterazione cerebrale. A descriverla e uno studio statunitense pubblicato sulla rivista Nature Neuroscience. La ricerca conferma dal punto di vista neurologico quanto era già stato suggerito da numerosi psicologi, cioè che per i bambini autistici guardare gli altri in maniera diretta crea uno stato di tensione e di paura, talmente intenso da essere insostenibile. Due diversi studi, condotti da Kim M. Dalton e Richard J. Davidson dell'University of Wisconsin (Madison), hanno esaminato l'attività cerebrale dei piccoli pazienti con la risonanza magnetica funzionale (fMRI), scoprendo che la visione dei volti umani produce un'iperattivazione dell'amigdala, l'area del cervello che controlla le emozioni "negative", come rabbia e paura. Inoltre, i dati hanno rivelato che "sfuggire" gli sguardi aiuta i bambini autistici a normalizzare l'attività dell'amigdala. ''Dunque - suggeriscono gli autori - le difficoltà sociali potrebbero, in parte, derivare proprio dal fatto che i bambini non riescono a osservare i volti umani e, quindi, non possono imparare ad interpretare gli stati d'animo altrui''. Le due diverse indagini, che hanno coinvolto 11 bambini autistici di circa 16 anni d'età e 12 coetanei sani di controllo, hanno utilizzato la fMRI per osservare l'attivazione cerebrale mentre veniva chiesto loro di riconoscere dei volti umani e la risposta a fotografie di persone che esprimevano diversi tipi di emozioni. I risultati hanno indicato che nei bambini autistici l'attività dell'amigdala era molto più intensa, sia se osservavano volti familiari che volti sconosciuti e a prescindere dal contenuto della foto. Invece, un'area chiamata "giro fusiforme", che serve ad analizzare e a riconoscere le facce delle persone, rispondeva molto più "debolmente" del normale. Ulteriori analisi hanno permesso di determinare che l'ipoattività di quest'area non è una delle cause dell'autismo, come suggerito da precedenti studi che avevano individuato quest'anomalia, ma ne è una conseguenza. Infatti, poiché le emozioni negative dovute all'amigdala impediscono al bambino di guardare i volti, il giro fusiforme non ha, semplicemente, motivi di attivarsi.