venerdì 3 giugno 2005

l'assenza della psichiatria sul territorio
«se fossi stata aiutata...»

Corriere della Sera 3.6.05
La madre di Mirko da ieri nell’istituto psichiatrico di Castiglione
Mary: se fossi stata aiutata, forse non l’avrei fatto


CASTIGLIONE DELLE STIVIERE (Mantova) - Martedì a San Vittore la confessione di avere ucciso il figlioletto mentre gli faceva il bagno nella casa di Valaperta e ieri per Mary Patrizio, la mamma di Mirko, in attesa della perizia, il trasferimento all’istituto psichiatrico giudiziario di Castiglione delle Stiviere, unico in Italia con un reparto femminile. Affranta, ma senza versare lacrime, prima di lasciare il carcere milanese ha ringraziato chi la ha seguita dopo l’arresto: «Ora spero di capire perché ho fatto quel che non volevo fare. Se avessi ricevuto prima l’aiuto che ho avuto qui, forse non mi sarei trovata in questa situazione». Un richiamo all’angoscia di non riuscire ad essere una buona madre che la perseguitava dopo il parto? A Castiglione, con altre otto mamme unite dallo steso crimine, Mary resta una detenuta ma la gestione è di tipo ospedaliero. «Le sono sempre vicino - dice il marito Christian - ma voglio anche sapere perché ha ucciso Mirko».