venerdì 3 giugno 2005

trucchi

Corriere della Sera 3.6.05
FECONDAZIONE
I Verdi: informare i cittadini. Urso: no a sms del governo
Il fronte del sì all’attacco: Pisanu inganna sul quorum
Il ministro: basta polemiche. Appello per le urne di studiosi cattolici
Roberto Zuccolini

ROMA - La battaglia dei referendum passa per il quorum. Il ministro dell’Interno Giuseppe Pisanu lo sa bene e invia una circolare per dire la sua parola definitiva sul numero degli italiani residenti all’estero, aventi diritto al voto: «Sono 2.665.081. Questa è la cifra che concorrerà al calcolo del quorum». E avverte: «Non mi lascerò coinvolgere nelle strumentali polemiche di questi giorni sul computo degli italiani all’estero». Un avviso che si rivolge in modo chiaro e netto ai promotori dei referendum sulla fecondazione assistita che da giorni polemizzano con il Viminale proprio su quella cifra e su quegli elettori.
BATTAGLIA SUL QUORUM - Risposta durissima del segretario del partito radicale Daniele Capezzone: «Tutto ciò è pazzesco: Ciampi e Berlusconi intervengano subito per correggere gli atti di questo ministro dell’inganno e della prepotenza». Perché i radicali sono convinti che almeno il 40 per cento degli italiani residenti all’estero non riceveranno il plico elettorale, cioè 1.200.000 persone, pari a circa il 3 per cento del quorum. Insomma, è aspra battaglia di cifre tra il governo e i promotori del referendum.
Su questa guerra dei numeri interviene il leader dei Verdi Alfonso Pecoraro Scanio insistendo sulla necessità di «informare i cittadini in modo adeguato». Cioè con gli sms. Cosa che invece, a giudizio di Adolfo Urso (An) non è opportuna: «Il governo non deve intervenire con inviti espliciti al voto perché nel referendum vi è, a differenza delle elezioni politiche o amministrative, un quorum da raggiungere». Di alcuni leader politici ancora non si conosce l’orientamento. Tanto che il socialista Bobo Craxi se la prende con il silenzio finora osservato da Silvio Berlusconi. Francesco Rutelli invece spiegherà questa mattina, in un incontro pubblico, la sua posizione. E dovrebbe annunciare che il 12 e 13 giugno non si recherà alle urne.
«ANDARE ALLE URNE» - Ma a farsi avanti a favore del voto è un nuovo comitato, composto da storici, filosofi, giuristi, in gran parte cattolici, quasi tutti dell’area torinese. Tra i firmatari dell’appello a recarsi alle urne (senza schierarsi per il «sì» o per il per «no») figurano storici come Franco Bolgiani e Mario Rosa, filosofi come Claudio Ciancio e Ugo Perone, giuristi come Franco Balosso e Gustavo Zagrebelsky. Nel manifesto si sostiene che l’invito della Cei al non voto è «inopportuno» e «contraddittorio». Claudio Ciancio, il coordinatore, ricorda che «per l’aborto la Chiesa non invitò ad astenersi» mentre secondo Gian Giacomo Migone, un altro dei promotori, «i cattolici nei centri più piccoli, il cui comportamento elettorale sarà facilmente individuabile, saranno per forza di cose sotto pressione».

La Gazzetta del Sud 3.6.05
Antinori denuncia Ruini
Scontro Pisanu-Capezzone sul quorum del referendum
Arturo De Luca

ROMA – Botta e risposta fra il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, e il leader dei Radicali Daniele Capezzone sul computo degli italiani per la determinazione del quorum per il referendum sulla fecondazione assistita. In una secca nota diffusa ieri, il Viminale sottolinea che il ministro dell'Interno non intende lasciarsi «coinvolgere nelle strumentali polemiche di questi giorni». Nel dettagliato comunicato, il ministero dell'Interno ricorda i diversi passaggi compiuti per aggiornare l'elenco dei cittadini italiani residenti all'estero ai fini della formazione delle liste elettorali. Pisanu giudica «inaccettabile il livello di confusione e disinformazione» e, per questa ragione, ribadisce i dati già forniti al Parlamento in base ai quali gli italiani oggi residenti al di fuori dei confini nazionali risultano essere 3.439.846 e tra loro vi sono 2.665.081 aventi diritto al voto. Dati che, spiega il Viminale, sono il frutto di una «scrupolosa verifica» e che per tale ragione 2.665.081 «è il numero che concorrerà al calcolo del quorum». Una nota che ha fatto infuriare Capezzone che, con i Radicali, è stato promotore del referendum. «Il comportamento del ministro Pisanu è inaudito e sfacciato», attacca Capezzone, sottolineando che il comunicato del ministero «di fatto, conferma in tutto le nostre denunce, difende le illegalità in atto e la truffa del quorum». Il Viminale, prosegue Capezzone, «non risponde sui militari all'estero, e aggiunge al danno la beffa, invitando alcuni connazionali all'estero a rientrare in Italia». «Tutto ciò – conclude Capezzone – è pazzesco e pone il nostro paese in una condizione di illegalità ben al di sotto degli standard accettati dall'Osce. Non ci muoveremo di un millimetro, a questo punto, fino a che il capo del governo e il Capo dello Stato non correggeranno i comportamenti inauditi di questo ministro dell'Inganno e della Prepotenza». Intanto il presidente del comitato «Libertà e Ricerca» Severino Antinori ha annunciato di aver dato mandato al suo legale Erminio Striani di preparare una denuncia nei confronti dei ministri Carlo Giovanardi, Rocco Buttiglione, Gianni Alemanno e del presidente della Cei, cardinale Camillo Ruini, perché la «loro attività – si legge in una nota – ha il palese scopo di indurre i cittadini ad astenersi dal voto del 12 e 13 giugno prossimi, in occasione del referendum parzialmente abrogativo della legge 40/2004». La denuncia, prosegue la nota, sarà formulata «tenendo presente il dpr del 30 marzo 1957 numero 361. Al titolo settimo l'articolo 98 punisce pubblici ufficiali, ministri di qualsiasi culto e chiunque investito di pubblico potere che si adoperi per indurre l'elettore all'astensione. Il colpevole è punibile con la reclusione da sei mesi a tre anni». Questa mattina Antinori sarà in tribunale, a piazzale Clodio, per presentare la denuncia.

REUTERS 3.6.05
Procreazione, comitato per il sì denuncia Ruini e numerosi ministri
Fri June 3, 2005 1:41 PM GMT

ROMA (Reuters) - Un comitato per il "Sì" al referendum sulla procreazione assistita ha denunciato oggi il presidente della Cei cardinale Camillo Ruini, i presidenti di Camera e Senato e quattro ministri per aver esortato gli italiani all'astensione, violando così - secondo la denuncia - una legge del 1957.
Lo riferiscono fonti giudiziarie.
Il medico Severino Antinori ha presentato oggi a nome del comitato "Libertà e Ricerca" una denuncia nei confronti del presidente della Conferenza Episcopale italiana Ruini, dei presidenti delle Camere Pier Ferdinando Casini e Marcello Pera e dei ministri della Cultura Rocco Buttiglione, dei Rapporti col Parlamento Carlo Giovanardi, dell'Agricoltura Gianni Alemanno e della Salute Francesco Storace.
"Con i loro interventi - si legge nella denuncia - hanno avuto il palese scopo di indurre i cittadini ad astenersi dal voto", con ciò violando quanto previsto dal dpr 30 marzo 1957 che punisce i pubblici ufficiali, ministri di culto e "chiunque investito di pubblici poteri si prodiga per indurre l'elettorato ad astenersi" da una consultazione.
Il reato in questione è punibile con la reclusione dai 6 mesi ai 3 anni e con multe dalle 600.000 ai 4 milioni di lire.

Corriere della Sera 3.6.05
EVANGELICI USA
La crociata pro embrioni

WASHINGTON - Per impedire che le loro cellule staminali siano usate in esperimenti a fini terapeutici, il movimento evangelico ha lanciato una crociata per l’adozione dei 400 mila embrioni congelati nelle cliniche della fertilità Usa. Tramite il programma «Snowflakes», fiocchi di neve, (come il movimento evangelico chiama gli embrioni, giudicati bambini, vite umane), i suoi seguaci ne acquistano a 10-20 alla volta. Poi, con la fecondazione artificiale, hanno uno o più figli. Da sola, una delle associazioni evangeliche, la Nightline Christian Adoption, ha aiutato 59 famiglie a procreare 81 bambini. Secondo l’associazione, soltanto la metà degli embrioni scongelati è utilizzabile per la gravidanza che a sua volta ha successo soltanto nel 35 per cento dei casi e il cui costo è molto inferiore alla media, 10 mila dollari circa. Col programma «Snowflakes», il movimento evangelico spera di aiutare il presidente Bush, che rifiuta il finanziamento pubblico alle ricerche sulle cellule staminali, ricerche che portano alla distruzione degli embrioni. La Camera ha già votato contro il presidente e il Senato si appresta a fare altrettanto. Bush ha minacciato di porvi il veto.