domenica 26 giugno 2005

Usa
cristiani rinati...

L'Unità 26 Giugno 2005
Il predicatore Graham alla conquista dei giovani
A New York in 70mila per ascoltare il reverendo integralista che ha convertito anche Bush
di Roberto Rezzo / New York

È L'OMBRA DI SE STESSO il reverendo Billy Graham, il predicatore d'America, il padre di tutti i televangelisti. Ha 86 anni, il morbo di Parkinson, un edema cerebrale, il cancro alla prostata e di recente s'è fratturato un'anca. Lo aiuta a salire sul palco il figlio Franklin, 52 anni, il successore designato, pronto a sostituirlo in caso di necessità. Non si dà il caso. Graham parla per più di mezz'ora di fronte a una platea di 70mila persone che dal primo pomeriggio di venerdì gremisce sotto il sole il parco di Flushing-Meadow Corona nel quartiere del Queens. Sono venute ad assistere all'ultima apparizione pubblica di Graham, una manifestazione che lui stesso ha voluto chiamare «L'ultima crociata», prima «d'incontrarsi faccia a faccia con dio». Un sistema di radiocuffie provvede la traduzione simultanea in 20 lingue, dall'arabo al vietnamita.
La bella voce tonante da baritono s'è ridotta a un filo, ma ogni frase è scandita con chiarezza e passione. Attacca con una battuta, come è solito fare nei sermoni che l'hanno reso famoso, mescolando umorismo, aneddoti popolari e parabole moderne. Invita la folla a pregare per gli Yankees e per i Mets, le due squadre di baseball di New York, precipitate insieme in classifica. Ricorda che in questo parco fu ospitata la prima sede delle Nazioni Unite, che qui nel 1946 votò la creazione dello Stato d'Israele. Un gesto conciliante nei confronti di un piccolo gruppo di contestatori che - tenuto dalla sicurezza a debita distanza - ricorda con cartelli e slogan una sua battuta antisemita pronunciata ai tempi di Nixon. E quindi va giù con la parola del Vangelo, con un'interpretazione letterale delle scritture che evoca il dio minaccioso dell'antico testamento. «Oggi, quello di cui il mondo ha più bisogno è una completa trasformazione della natura umana. Dobbiamo amare anziché odiare. Gesù ha detto che è possibile ricominciare la propria vita daccapo. Che dobbiamo rinascere un'altra volta».
«Cristiani rinati» si fanno chiamare i suoi seguaci e tra loro si conta anche l'attuale presidente George W. Bush. Li unisce la certezza di essere sempre dalla parte del giusto, di possedere l'unica verità, quella ispirata direttamente da dio. Aspettano il giorno in cui Gesù Cristo tornerà sulla terra per portarli con sé in paradiso. Tutti gli altri a patire le fiamme dell'inferno. «La civiltà umana è indietro rispetto alla sua capacità tecnologica. Questo può significare disastri e catastrofe per il mondo intero. Siamo tutti peccatori e tutti abbiamo bisogno di cambiare», scandisce prima che il coro alle sue spalle, vestito d'azzurro e illuminato da una luce celestiale, intoni le note di «Amazing Grace». Il pubblico è tutto in piedi, la commozione bagna molti occhi di lacrime. Non sono i 250mila del 1991 a Central Park, ma stupisce la diversità etnica e la straordinaria partecipazione di giovani. Ragazze e ragazzi che è impossibile distinguere dal pubblico che si può trovare a un concerto rock. Non hanno il look da oratorio, sono vestiti alla moda, portano il piercing, si vedono gonne e scollature modello Paris Hilton. Magliette a brandelli in puro stile grunge, ma con su scritto «Dio ti ama».
Attorno ai vent'anni anche i «consiglieri spirituali», un'armata specializzata in proselitismo e a caccia di conversioni. Si riconoscono per la polo giallo brillante su scritto «Are you ready for that?» - il motivo di uno dei primi brani tecno-house spuntati all'inizio degli anni '90 - «Sei pronto per questo?». Si aggirano tra il pubblico amichevoli e sorridenti, l'aria estatica come se fossero impasticcati. Al polso hanno un braccialetto che si chiama «Masturband» e significa che per rispettare la castità sino al matrimonio hanno rinunciato anche a far sesso da soli. Nel loro giro nessuno stringe la mano a chi non l'indossa. Spiegano che in un mondo dominato dal materialismo e dai consumi la verginità è una scelta rivoluzionaria.
L'ultima crociata del reverendo Graham prosegue oggi e domani, in una scenografia hi-tech che si specchia nei megaschermi piazzati in tutto il parco, tra preghiere, vendita di libri e raccolta di fondi. Il costo della manifestazione, trasmessa in diretta da decine di emittenti radiotelevisive cristiane in mondovisione, secondo i dati forniti dall'organizzazione è di 6,8 milioni di dollari. La metà dei quali già incassati prima ancora che avesse inizio. Le donazioni alla Graham Evangelic Association, con sede in North Carolina e presente in oltre 150 Paesi al mondo, si accettano 24 ore su 24 in contanti, con assegno e tutte le principali carte di credito.