martedì 14 settembre 2004

citato al Lunedì
il ministro e Marco Müller

Repubblica 13.9.04
il bilancio
Urbani: e la Mostra va una Ferrari da registrare

VENEZIA - Non si cambia un motore Ferrari, sarà la carrozzeria Topolino a doversi adeguare. Parola del ministro Urbani, così affezionato al paragone automobilistico da ribadirlo sabato notte: Davide Croff e Marco Muller non si toccano e la speranza è che non si trovino facili capri espiatori. Il presidente Croff scivola con eleganza sulle mancanze della 61ma edizione - «Che ci siano stati disagi è fuori discussione, ma vanno ridimensionati» - sottolinea la ricchezza dei contenuti pur accettando «la necessità di adeguare i contenuti al contenitore», vanta gli eventi a piazza san Marco e alla Fenice come «segnale d' appartenenza della Biennale a Venezia». Soddisfacente il bilancio per Marco Muller, in particolare per «capacità di cogliere le correnti in arrivo, il film di Kim Ki-duk l' ho preso quando lui cominciava a girare». Accetta un voto negativo «sul funzionamento della macchina dell' organizzazione e finalmente ammette che i film erano troppi. Lamentele dei produttori internazionali? Disagio di De Oliveira, leone d' oro di serie B (assegnato in Sala Grande) contro il Leone a Stanley Donen alla Fenice? «Ho mandato lettere di scuse a chi aveva subito disagi, non ci saranno conseguenze per l' anno prossimo. Tutto è bene quel che finisce bene. Anche se secondo il ministro Urbani la Mostra avrebbe dovuto tutelare di più il cinema italiano, il verdetto della giuria è indiscutibile, e in futuro un nuovo regolamento eviterà il raddoppio dei premi. E sulla presenza di ministri e dintorni, mai così folta, Muller sospira: «L' ho dovuta subire». (m.p.f.)