sabato 18 dicembre 2004

sinistra
Bertinotti: «Siamo a un punto di crisi»

L'Unità 17.12.04
Regionali, il centrosinistra non trova l'accordo.
Bertinotti: «Siamo a un punto di crisi»

di red

Le Regionali continuano a dividere il centrosinistra. Questione di poltrone, quelle su cui dovrebbero sedersi i candidati che l’Alleanza non è stata ancora capace di scegliere. E questione di assetti, liste, visibilità dei singoli partiti. Il rinvio del vertice che si sarebbe dovuto tenere nel pomeriggio di venerdì con Romano Prodi ha evitato un flop e l’esplosione delle tensioni, ma non ha certo potuto nascondere il problema. Anzi.
Bertinotti non si nasconde e sottolinea: «La mancata convocazione della riunione della Gad che doveva concludere l'istruttoria sulle candidature per la presidenza delle Regioni dove si voterà, è l'evidente manifestazione di un punto di crisi». E il rinvio è «tanto più allarmante di fronte all' aspra offensiva del governo Berlusconi e alla crescente opposizione che le sue politiche raccolgono nel paese». Alla base della crisi del centrosinistra, prosegue il leader del Prc, c’è «una incapacità di far vivere forte spirito di coalizione. Lo spirito di coalizione dell' alleanza democratica passa con tutta evidenza attraverso la capacità di promuovere partecipazione dentro e fuori la stessa coalizione e di valorizzare tutte le culture e le opportunità che la possono rendere forte. Il caso pugliese - conclude - è diventato emblematico di questa vicenda».
Di crisi parla anche Clemente Mastella, che invita Prodi a «dimostrare di essere un leader vero». Il Professore, impegnato nella mediazione, preferisce non rispondere, così come Fassino. D’Alema ostenta ottimismo, ma nel frattempo Franco Giordano di Rifondazione lo accusa di boicottare la candidatura di Nicki Vendola in Puglia: «La posizione di D'Alema e dei Ds è l'unica contraria – dice - Nella riunione precedente della Gad, a cui ho partecipato, c'era una totale sintonia sul nome di Vendola da parte di tutto il centrosinistra. Eccetto i Ds, naturalmente. Evidentemente gli interessi di D'Alema e dei Ds in Puglia sono molto forti».
Lo stesso Giordano, insieme al diessino Pietro Folena, chiede il rinvio delle primarie pugliesi in attesa che si riunisca il tavolo nazionale della coalizione. Per le primarie si schierano invece Alfonso Pecoraio Scanio dei Verdi e il coordinatore della segreteria della Quercia Vannino Chiti, che, replicando a Bertinotti, spiega: «Nell'Alleanza un criterio per definire le scelte dei candidati, sui quali è normale e non un sintomo di crisi, avere una pluralità di opzioni.Quando non vi sia convergenza su un candidato è necessario far scattare la regola delle primarie, magari nella forma già sperimentata in Calabria: grandi elettori, associazioni della società civile». Puglia e Basilicata restano i nodi da sciogliere, mentre in Lombardia si rafforza l'ipotesi Maria Grazia Fabrizio, segretario regionale Cisl, in quota Margherita.
Rutelli, intanto, ne approfitta per dare un’altra botta alle liste unitarie e, intervenendo a un convegno della Margherita a Napoli, afferma: «L' unità si realizza attraverso l' unità della coalizione attorno al suo candidato presidente. Non andiamo alle elezioni con una sola lista: tutti sanno che alle elezioni andiamo con sette, otto, dieci liste accanto ai candidati presidente. È un problema che non capisco perchè venga ancora sollevato».

aprileonline.info
GAD. SULLE REGIONALI ANCORA UNA GIORNATA TESA DENTRO LA COALIZIONE
Bertinotti: «Siamo a un punto di crisi». Prodi riconvoca il vertice per lunedì
Giordano: «In Puglia D’Alema ha interessi forti»
[...]

Romano Prodi ha riconvocato il vertice della Gad per lunedì, in sequenza con quello dell’Ulivo abusivo (la Fed).
[...]
più tardi è lo stesso Bertinotti a rilanciare: se primarie devono essere, che siano, però quelle vere, con tutti gli elettori non solo i "grandi".
[...]
Molti dei problemi che affliggono la Gad hanno origine nelle pretese egemoniche dei riformisti, in particolare dei Ds. L’idea che una parte della coalizione debba “guidare”, e l’altra seguire, è il virus che sta consumando velocemente l’unità del centrosinistra. A questo Bertinotti si riferisce quando denuncia la mancanza di uno “spirito di coalizione”.
[...]
Lungi da noi portare acqua al mulino del leaderismo. Ma, come diceva Winston Churchill: «Il comitato più efficace è formato da tre persone, di cui due assenti». Per una volta a questo suggerimento dovrebbe attenersi la Grande Alleanza Democratica, con il proposito di cercare nuove e migliori strade per il futuro.