due articoli da Le Scienze, segnalati da Gianluca Cangemi
Le Scienze
I bambini e le parole
Sono in grado di decontestualizzarle anche prima di aver compiuto un anno
http://www.lescienze.it/index.php3?id=10326
Nonostante la maggior parte dei genitori, degli educatori e dei ricercatori ritenga che i bambini non siano in grado di apprendere parole specifiche prima del secondo anno di età, in effetti anche i bambini più giovani di un anno possono imparare alcune parole che non si riferiscono a cose che fanno parte regolarmente della loro routine quotidiana. Lo sostiene uno studio pubblicato sul numero di gennaio/febbraio 2005 della rivista "Child Development".
La scoperta, basata sulle ricerche di Graham Schafer dell'Università di Reading, in Gran Bretagna, suggerisce che quello che viene considerato un apprendimento "formale" di una parola potrebbe essere in atto già da molto tempo prima che il bambino cominci a parlare. "Sembrerebbe - spiega Schafer - che i bambini piccoli siano in grado di comprendere l'utilizzo delle parole in maniera più flessibile di quanto gli scienziati e i genitori pensavano". Lo studio mette in dubbio le teorie secondo cui, prima del secondo anno di vita, i bambini apprendono soltanto le parole che si riferiscono a cose cui sono interessati o associate in qualche modo alla routine della loro vita quotidiana.
Schafer ha chiesto ai genitori di 52 bambini di nove mesi di giocare con i propri figli per almeno dieci minuti, quattro volte alla settimana, usando 12 libri illustrati e un set di 48 immagini raffiguranti oggetti comuni (chiavi, mele, pesci, sedie). I giochi si basavano sugli stessi meccanismi che i genitori già usavano in casa: dare un nome a un oggetto, indicarlo, metterli in ordine, e così via. Dopo tre mesi i bambini, che nel frattempo avevano compiuto un anno, sono stati sottoposti a un test per la comprensione delle parole: venivano loro mostrate due immagini e dovevano guardarne una a seconda di quello che diceva il ricercatore. I bambini che avevano effettuato i giochi con i loro genitori osservavano l'immagine corretta, mentre un gruppo di controllo non ne era capace. "Questo risultato è degno di nota, - afferma Schafer - in quanto le immagini, le voci e il contesto del test erano del tutto nuovi per i bambini. Possiamo ipotizzare che i bambini che avevano preso parte ai giochi con i loro genitori abbiano appreso queste parole particolari in maniera non associata a un contesto speciale".
Secondo Schafer, i genitori devono essere consapevoli del fatto che non esiste un "limite inferiore" all'età alla quale i bambini sono capaci di imparare nuove parole. "I genitori dovrebbero parlare sempre con i bambini, - conclude Schafer - anche quando questi sembrano non capire".
G. Schafer, "Infants Can Learn Decontextualized Words Before Their First Birthday". Child Development, Vol. 6, No. 1, (2005).
Le Scienze
Il pensiero dei neonati
Un'analisi dei precursori concettuali del linguaggio
http://www.lescienze.it/specialna.php3?id=9433
I bambini di cinque mesi fanno distinzioni su categorie di eventi che i loro genitori non percepiscono, rivelando così nuove informazioni su come si sviluppa il linguaggio negli esseri umani. La ricerca, condotta dalle psicologhe Sue Hespos della Vanderbilt University di Nashville ed Elizabeth Spelke dell'Università di Harvard, è stata pubblicata sul numero del 22 luglio della rivista "Nature".
"Studi precedenti - spiega Hespos - hanno mostrato che gli adulti dividono le cose in categorie differenti a seconda della lingua che parlano. Ma se il linguaggio influenza il modo di pensare degli adulti, che cosa succede nei bambini che non sanno ancora parlare? Il linguaggio si fonda su un sistema pre-esistente di interazioni con il mondo tridimensionale e i suoi oggetti. Questa capacità suggerisce che i bambini sappiano pensare prima ancora di imparare a parlare".
Hespos e Spelke hanno studiato bambini di cinque mesi per vedere se erano in grado di prestare attenzione alle relazioni fra gli oggetti. I risultati indicano che i bambini sono in grado di individuare determinati concetti che gli adulti, invece, non distinguono spontaneamente. "Gli esseri umani - conclude Spelke - possiedono una ricca varietà di concetti anche prima di apprendere il linguaggio. A seconda della lingua che apprendiamo, siamo portati a favorire alcuni di questi concetti rispetto ad altri, ma esistevano tutti prima che li esprimessimo con le parole".
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»