domenica 22 maggio 2005

Repubblica 22.5.05
passi scelti
da
Il dizionario del Diavolo
di Ambrose Bierce


Abdicazione (s.f.). Atto con cui un sovrano mostra di avvertire che il trono scotta. [2] Scambio di corona con cappuccio monacale, allo scopo di fare collezione di tibie e unghie di santi. Volontaria rinuncia a qualcosa di cui si è stati privati con la forza. Rinuncia a un trono per procurarsi la soddisfazione di assistere al fallimento del proprio successore. (Per tutte queste definizioni siamo in debito con la storia della Spagna).
Abeliani (s.m.pl.). Setta religiosa africana che praticava le virtù di Abele. Ebbero la malasorte d´essere contemporanei dei Cainiani, e adesso sono estinti.
Aborigeni (s.m.). [1] Gente di scarsa importanza, ingombrante le terre di un paese di recente scoperta. Ben presto smette di ingombrarle: le fertilizza. [2] Gente riguardosa, che non porrà ai futuri lessicografi il problema di darne una descrizione.
Addome (s.m.). Tempio del dio stomaco, oggetto di adorazione e di riti sacrificali degli uomini degni di questo nome. Questa antica fede riceve da parte delle donne solo una timida adesione: accade talvolta che officino al suo altare con scarso entusiasmo e fiaccamente, ma vera reverenza per l´unica divinità che gli uomini veramente adorano non hanno. Se le donne avessero mano libera nei mercati mondiali, la razza umana diventerebbe erbivora.
Alba (s.f.). Ora in cui la gente ragionevole va a letto. Certi vecchi preferiscono invece alzarsi pressappoco all´alba, fare un bagno freddo e una lunga passeggiata a stomaco vuoto, e mortificare in altri modi la carne. A queste abitudini attribuiscono orgogliosamente il loro vigore, la loro salute e l´essere arrivati a tarda età. La verità è che sono forti e vegeti non in virtù ma a dispetto delle loro abitudini. Il motivo per cui si trovano solo persone robuste che si sono regolate in questa maniera è che tutti gli altri che ci hanno provato se ne sono andati al Creatore.
Ambasciatore (s.m.). Ministro di alto rango mantenuto da un governo nella capitale di un altro paese per eseguire gli ordini di sua moglie.
Battesimo (s.m.). Rito sacro, di tale efficacia che chi va in paradiso senza che gli sia impartito sarà infelice per sempre. Lo si pratica con l´acqua in due modi: immersione o tuffo, aspersione o spruzzo.
Belladonna (s.f.). Bella signora, in italiano; in inglese, veleno mortale. Esempio lampante della sostanziale identità di queste due lingue.
Boia (s.m.). [1] Uno che fa quanto in suo potere per eliminare le devastazioni della vecchiaia e ridurre le probabilità di morire annegati. [2] Pubblico funzionario con compiti della massima serietà e dignità, tenuto in dispregio da una plebaglia che ha antenati criminali. In alcuni stati americani le sue mansioni sono esercitate oggi da un elettricista. [3] Pubblico funzionario che crea suspense.
Buddismo (s.m). Assurda e perversa eresia religiosa praticata da tre quarti dell´umanità.
Catechismo (s.m.). Serie di indovinelli teologici. A dubbi universali ed eterni vi si danno risposte limitate ed evasive.
Cremazione (s.f.). Procedimento per riscaldare le carni fredde dell´umanità.
Dannazione (s.f.). In teologia, la condizione degli sfortunati mortali condannati prima della nascita. Sostenitore di questa dottrina fu Calvino. La soddisfazione che gli dava era in qualche modo guastata dalla sua sincera convinzione che mentre alcuni sono predestinati alla dannazione altri lo sono alla salvezza.
Decalogo (s.m.). Serie di comandamenti, dieci di numero, bastante alla persona intelligente per scegliere quali osservare, non tale da rendere la scelta imbarazzante. Eccoli, questi comandamenti, in versione riveduta per il nostro meridiano.
Non avrai altro Dio all´infuori di me: sarebbe troppo costoso.
Non costruirti immagini o idoli perché qualcuno li rompa.
Non pronunziare il nome di Dio invano: scegli il momento in cui serva.
Non lavorare assolutamente di sabato: va a vedere la partita.
Onora i genitori: sarà minore il premio dell´assicurazione sulla vita.
Non ammazzare e non istigare a farlo: non pagherai il conto del macellaio.
Non baciare la moglie o la figlia del tuo amico, a meno ch´egli accarezzi la tua.
Non rubare. Non è il modo per avere successo negli affari. Meglio imbrogliare.
Non dare falsa testimonianza - che è una bassezza: dì «corre voce, così e cosà».
Non desiderare ciò che di riffa o di raffa, o in qualsivoglia modo, non ti sei procacciato.
Demonio (s.m.). Uomo le cui crudeltà sono riferite dai giornali.
Diavolo (s.m.). Responsabile delle nostre pene e padrone di tutte le cose belle e piacevoli del mondo. Fu creato dall´Onnipotente, ma nel mondo fu introdotto da una donna.
Disonestà (s.f.). Elemento importante del successo commerciale, a cui le scuole aziendali non hanno ancora attribuito un adeguato rilievo nel programma di studi, sostituendolo con una disciplina più debole, l´arte dello scrivere.
Dizionario (s.m.). Maligno strumento letterario per impedire la crescita di una lingua, e renderla rigida e anelastica. Fa eccezione il presente dizionario, che è opera utilissima.
Filosofia (s.f.). Strada con molte diramazioni che da nessun luogo conduce al nulla.
Gnostici (s.m.pl.). Appartenenti a una setta filosofica che cercava di attuare una fusione fra i primi cristiani e platonici. I cristiani non entrarono nella combine e il progetto fallì, con grande dispiacere dei suoi promotori e gestori.
Idiota (s.m.). Membro di una grande e potente tribù che ha sempre influito ed esercitato controllo sulle vicende umane. L´attività dell´idiota non è limitata a una specifica sfera di pensiero o azione, ma «pervade e regola il tutto». L´idiota ha sempre l´ultima parola, le sue decisioni sono inappellabili.
Incubo (s.m.). Membro di una razza di indecentissimi demoni, probabilmente non estinta ma che si può dire abbia ormai visto i suoi tempi migliori. Racconta Victor Hugo che nelle Channel Islands lo stesso Satana, più che altrove tentato dalla bellezza delle donne, agisce talvolta da incubo, con grande imbarazzo e preoccupazione delle brave signore che intendono osservare - generalmente parlando - la fedeltà coniugale. Una si rivolse al curato e gli chiese come si potesse distinguere nel buio un diabolico intruso dal marito. Tastandogli, rispose il sant´uomo, la fronte per scoprire se ha le corna. Hugo poco cavallerescamente esprime dubbi sulla validità del test.
Infedele (s.m.). A New York chi non crede nella religione cristiana, a Costantinopoli chi ci crede.
Lapidare (v.tr.). Avvalersi di sassi per esprimere biasimo.
Maiale (s.m.). Porcus onnivorus. Animale strettamente imparentato con l´uomo per l´imponenza e vivacità del suo appetito, che è tuttavia di minore portata, perché non si estende al maiale.
Martire (s.m. e f.). [1] Chi procede lungo la linea di minore resistenza verso una morte desiderata. [2] Chi si assoggetta alla morte piuttosto che fare qualcosa che gli è più sgradevole. La vittima non ha sempre chiara la differenza fra martirio e semplice assassinio.
Miracolo (s.m.). Atto o evento fuori dell´ordine naturale delle cose e inspiegabile, come vincere una mano con quattro assi e un re contro quattro re e un asso.
Occulto (agg.). Conoscibile solo da chi ritiene che valga la pena di conoscerlo.
Padella (s.f.). È parte dello strumentario usato in quello stabilimento penale ch´è la cucina di una donna. La padella fu inventata da Calvino, che la usava per friggervi gli infanti morti senza battesimo. Avendo un giorno notato l´orribile angoscia di un barbone che incautamente aveva preso dalla spazzatura un neonato fritto e lo aveva divorato, venne al grande teologo l´idea di eliminare i terrori della morte facendo adottare la padella da tutte le famiglie ginevrine. Da Ginevra la padella si diffuse in tutti gli angoli del mondo e fu di inestimabile aiuto per la propagazione della cupa fede calvinista.
Sacramento (s.m.). Solenne cerimonia religiosa a cui vengono attribuiti gradi diversi di autorevolezza e significanza. La chiesa cattolica ha sette sacramenti; le chiese protestanti, che hanno meno mezzi, ritengono di potersene permettere solo due, e di minore sacertà. Alcune delle sette più piccole non ne hanno affatto, e questa meschina tirchieria varrà loro senz´altro l´inferno.
Santo (s.m.). Edizione riveduta di un peccatore defunto. La duchessa d´Orléans racconta che il vecchio e irriverente calunniatore Marshal Villeroi, che aveva conosciuto san Francesco di Sales, ebbe a dire: «Sono contento di apprendere che monsieur de Sales è santo. Gli piaceva moltissimo fare discorsi sconvenienti e aveva l´abitudine di barare quando giocava a carte. Per il resto era un gentiluomo perfetto, per quanto stupido».
Strega (s.f.). [1] Vecchia brutta e repellente, in malvagia lega con il diavolo. [2] Giovane bella e attraente, che per malvagità batte di una lega il diavolo.
Tomba (s.f.). [1] Posto dove si depongono i defunti in attesa dell´arrivo degli studenti di medicina. [2] Casa dell´indifferenza. Le tombe sono oggi comunemente circondate da un certo sacro rispetto, ma se sono occupate da molto non si considera peccato aprirle e saccheggiarle. Il famoso egittologo, il dottor Huggyns, sostiene che una tomba può essere ripulita senza commettere un illecito appena il suo occupante ha smesso di puzzare, perché a quel punto l´anima è completamente svaporata. È un´opinione ragionevole, accettata ormai da tutti gli archeologi, e in questa maniera si è conferita grande dignità alla nobile scienza della curiosità.