domenica 22 maggio 2005

la ricerca sulle staminali embrionali

Liberazione 21.5.05
Mezza Europa apre alla ricerca sulle staminali
Dopo l'esperimento di Seul la Germania è pronta a varare una legge sulla clonazione. E la Spagna fa lo stesso. In Inghilterra clonati i primi embrioni umani
CM

La scienza, come scriveva sul "Corriere" Edoardo Bonicelli, corre davvero più veloce della politica. Per lo meno di quella nostrana. L'ultimo esperimento di Seul ha aperto alla possibilità di nuove frontiere per la ricerca. E l'Europa accelera verso una visione laica, aperta a tutte le possibilità consentite dal progresso. Tutto ciò che in sostanza vieta la nostra legge 40. E' di ieri l'annuncio che Gerard Schroeder intenderebbe liberalizzare la ricerca sulle cellule staminali in Germania. La notizia è riportata in prima dal quotidiano "Frankfurter Allgemeine Zeitung".
Secondo il giornale di Amburgo, proprio il successo ottenuto dai ricercatori sudcoreani nella clonazione di cellule staminali su misura avrebbe consolidato nel Cancelliere la convinzione di modificare gradatamente le norme restrittive attualmente in vigore in Germania. E sempre il "Frankfurter" anticipa inoltre che probabilmente Schroeder in occasione del ricevimento di una laurea honoris a Gottinga si pronuncerà a favore della «clonazione terapeutica» e di una ricerca senza più vincoli. Allo stesso pensa la Spagna di Zapatero. E' in via di approvazione la legge che regola la ricerca sugli embrioni umani che contempla la selezione genetica a fini terapeutici anche se proibisce la clonazione a fini riproduttivi. E' tornato a dirlo il ministro della sanità spagnolo Salgado. Ma non basta. Un team dell'università di New Castle - è sempre di ieri la notizia - è riuscito nella clonazione dei primi tre embrioni umani. Un altro passo in avanti verso la ricerca scientifica. L'Inghilterra è l'unico paese in Europa che ha autorizzato la pratica della clonazione non solo a scopo riproduttivo ma anche di ricerca. La stessa che portò già nel '97 alla clonazione della pecora Dolly. Del resto, proprio l'Inghilterra è stato il primo paese ad aver approvato sin dal 2002 la clonazione umana. Ammessa da una legge del parlamento inglese fin dal 2002.
E in Italia? Il dibattito nostrano sembra fermarsi all'"astensionismo". Del merito non si discute. E non solo per colpa di un "black out" televisivo. Persino i leader dei partiti delle opposizioni - vedi Rutelli - tentennano ad esprimersi sui prossimi referendum. Anche se in ballo ci sono altre questioni oltre che quelle squisitamente politiche. Uno dei tanti limiti che impone la legge 40 è proprio sulla ricerca scientifica. Ma qualcosa, come si dice, si muove. Ieri su invito di Pannella a pronunciarsi sul referendum ha replicato Fassino che dalla platea del consiglio nazionale della Quercia ha confermato il pieno sostegno per i "quattro sì" ai quesiti referendari. Sottolineando anche, nella sostanza, che «il mancato quorum non potrebbe in nessun caso considerarsi politicamente e giuridicamente equivalente ad una vittoria del "no"». «Una battaglia - ha aggiunto il leader Ds - anche parlamentare per la revisione della legge che non potrà essere evitata evocando un pronunciamento referendario che non c'è stato». E un altro monito è giunto da Luana Zanella (Verdi): «E' inutile trincerarsi in una isola di divieti e tabù, come pretendono gli oppositori al referendum o quanti invitano all'astensione. Il progresso scientifico non lo permette». E proprio questo al contrario corre e vola verso nuove frontiere chiuse, e proprio per colpa di una legge nefasta, al nostro paese.