9 MAGGIO 1945
BERTINOTTI: INTOLLERABILE LA DENUNCIA DI BUSH DI YALTA
Per giustificare guerra in Iraq sminuisce la vittoria dell'umanità
Roma, 8 mag. (Apcom)- "Si celebra in molti Paesi la liberazione dal nazi-fascismo. A sessant'anni da quell'avvenimento che ha cambiato il mondo resta irrisolta proprio ciò che allora sembrava conquistata per sempre: la pace". E' quanto afferma il segretario nazionale di Rifondazione Comunista, Fausto Bertinotti.
"Di fronte a questo dramma del mondo contemporaneo - aggiunge Bertinotti - appare intollerabile la denuncia di Bush degli accordi di Yalta. Quasi che per giustificare la guerra in Iraq si debba mettere in discussione proprio il senso di quella vittoria dell'umanità".
"Ora siamo oltre Yalta - prosegue il leader di Rifondazione comunista - ma invece che in un mondo di pace, sotto l'egida di un'Onu rinnovata, siamo in guerra. Perciò sentiamo forte la necessità di un contributo dell'Italia alla pace. Per questo bisogna tornare al senso profondo e inequivoco del ripudio della guerra sancito dall'art.11 della Costituzione".
Il ritiro delle truppe italiane dall'Ira, conclude Bertinotti, è una "necessità".
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