domenica 8 maggio 2005

neurologi Usa e depressione

Ansa 8.5.05
Cervello: gene controlla-umore può raddoppiare depressione
Ricerca Usa su serotonina e suoi effetti

(ANSA) - ROMA, 8 MAG - Il gene che controlla l'ormone legato all'umore, la serotonina, puo' far raddoppiare il rischio di depressione, rivela una ricerca Usa. L'ipotesi e' che livelli di serotonina anomali influenzino il funzionamento dei centri nervosi che controllano la paura e le emozioni negative. Pare che un difetto del gene che controlla il livello di serotonina nel cervello (5-HTTLPR) causi anomalie funzionali o strutturali che si riscontrano nel cervello dei depressi.

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Apcom 8.5.05
MEDICINA
FORSE SCOPERTE LE BASI FISIOLOGICHE DELLA DEPRESSIONE
Alla base ci sarebbe un'alterazione genetica

Roma, 8 mag. (Apcom) - La depressione avrebbe origine da cambiamenti fisiologici del cervello, causati, come rivela una ricerca che sarà pubblicata sul numero di giugno di Nature Neuroscience, da un gene alterato. Secondo lo studio fatto da Daniel R. Weinberger, National Institute of Mental Health, NIH, Bethesda, MD, USA, persone sane, portatrici di questo gene, sarebbero più esposte alla depressione ed avrebbero un'alterazione dell'attività dei circuiti cerebrali coinvolti nelle emozioni.
Weinberger, insieme ai suoi colleghi avrebbe scoperto, grazie anche all'uso di metodiche di imaging cerebrale, un'associazione tra un alto rischio di cadere nella depressione, con la presenza di una mutazione di un gene che controlla i livelli cerebrali della serotonina, un ormone che sembra avere un ruolo importante nella regolazione dell'umore. Di conseguenza, secondo i ricercatori, le persone che sono portatrici di questa forma mutata, sono maggiormente esposte a sviluppare questa patologia soprattutto se in condizioni di stress o se hanno vissuto o stanno vivendo esperienze di vita traumatiche.
Ma come è arrivato a questa conclusione Weinberger? Da studi precedenti fatti su persone depresse si era visto, grazie alla RMI, che il loro cervello mostrava cambiamenti fisiologici piuttosto anomali, che non si sapeva se erano da attribuire alla depressione o se, invece, fossero già presenti prima della sua comparsa. Weinberger ha voluto verificare come stavano realmente le cose. Ha reclutato un centinaio di pazienti apparentemente sani, che non avevano mai avuto problemi di depressione e li ha sottoposti ad indagini con la RMI. Alla fine ha potuto constatare, facendo anche altre analisi di laboratorio, che nel campione indagato, le persone portatrici del gene alterato, mostravano anche una riduzione del volume cerebrale e una comunicazione difettosa, in diverse regioni del cervello, dei circuiti cerebrali deputati al controllo delle risposte emotive negative.
Questi risultati, sottolineano gli scienziati, suggeriscono l'importante ruolo dei geni nel determinare la conformazione e la funzionalità del cervello, che a loro volta contribuiscono alle variazioni individuali del temperamento e della vulnerabilità di problemi dell'umore.
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