giovedì 3 luglio 2003

bulimia

Il Corriere della Sera 3.7.03
Bulimia, nascono gli «Overeaters Anonimo»

La notizia è di pochi giorni fa: in Messico, un club vacanze esclusivo, ha rivoluzionato gli arredi per accogliere la sempre più numerosa clientela oversize: sedie e letti rinforzati, porte più ampie, vasche su misura. Ma un conto sono le persone che la natura ha voluto corpulente, un conto è il preoccupante aumento di obesità patologica. Le persone che non hanno un rapporto equilibrato con il cibo vivono un vero dramma che annienta tutto: la quotidianità, il piacere della vita, le relazioni con gli altri. Chi vive questa condizione non aspira a una poltrona più comoda, ma a una vita tranquilla. Il cibo diventa come il vino per l’alcolista: l'amico-nemico, cercato ma odiato. La dipendenza è simile, come simile è la distruzione che crea. Per questo è nato, sul modello degli Alcolisti Anonimi, «Overeater Anonimous» (via Vignoli 35, tel. 02.40.78.803), gruppo di aiuto per le persone con problemi compulsivi verso il cibo (non solo oversize quindi, ma anche anoressici e bulimici). «Il programma si basa su dodici passi - racconta Stefania, responsabile dei rapporti con l’esterno di OA - da seguire poco per volta, fino ad arrivare all’astinenza. Non dal cibo in generale, è ovvio, ma da quegli alimenti che vengono individuati come staffette di partenza del meccanismo dell'abbuffata. Poi si passa al recupero. La frequenza agli incontri settimanali - precisa - non esclude la psicoterapia o le visite specialistiche, che incoraggiamo quando ne vediamo la necessità». Il lavoro di gruppo è, comunque, terapeutico e dà risultati, tanto da aver attirato l’anno scorso, a Roma e a Milano dove ci sono più gruppi, l'attenzione di medici e psicologi che dopo aver frequentato alcune riunioni hanno espresso parere favorevole. (Marta Ghezzi)