martedì 21 dicembre 2004

depressione post-parto
Mencacci: le donne ne soffrone "per predisposizione genetica"...!

Opa/Adnkronos Salute 21.12.04
Parto: a Rischio Depressione 85% Neomamme, Centro a Milano

Milano, 21 dic. (Adnkronos Salute) - Inizia con piccole crisi di pianto, ansia, fragilita' e senso di inadeguatezza verso il nuovo arrivato. In genere passa subito, ma in situazioni estreme puo' portare al suidicio, a trascurare il proprio bimbo e addirittura a ucciderlo. L'85% delle neomamme e' a rischio di depressione post-parto, che nel 10-20% dei casi si trasforma in depressione vera e propria e in circa due su mille in psicosi, con deliri, allucinazioni e possibile infanticidio (un caso su 50 mila). Contro questo problema, non diagnosticato una volta su due e curato solo nella meta' di chi ne soffre, nasce all'ospedale materno-infantile Macedonio Melloni di Milano (azienda Fatebenefratelli-oftalmico) un 'Centro per la prevenzione e la cura dei disturbi depressivi nella donna'. Presentato oggi alla presenza dell'assessore regionale alla Sanita', Carlo Borsani, sara' attivo da gennaio con una lista d'attesa che conta fin d'ora un'ottantina di pazienti. La struttura ospitera' un team medico rigorosamente 'rosa': quattro psichiatre e tre psicologhe, che lavoreranno al fianco di ostetriche e ginecologhe per sostenere le mamme, ma anche i papa', nei momenti di difficolta', critici o di transizione. Il centro funzionera' nell'ambito del Dipartimento di Salute mentale del Fatebenefratelli, diretto dal professor Claudio Mencacci, e sara' guidato da Roberta Anniverno. Dedicato alle pazienti della Melloni, ma aperto anche alle richieste sul territorio, offrira' prestazioni gratuite, rimborsate dal Servizio sanitario regionale. ''La salute mentale della donna e' stata molto sottovalutata, benche' i numeri dimostrino che i disturbi psichici, e la depressione in particolare - ha ricordato Mencacci - colpiscano il sesso femminile il doppio o il triplo rispetto a quello maschile''. Schizofrenia (nei due sessi fino a 48 mila casi l'anno solo in Lombardia), depressione (circa 700 mila), sindrome bipolare (95 mila), ansia patologica (980 mila), anoressia e bulimia nervosa sono le malattie piu' diffuse, di cui le donne soffrono maggiormente ''per predisposizione genetica, maggiore vulnerabilita' allo stress e fattori ormonali'', ha sottolineato lo specialista. ''Ciclo mestruale, fine gravidanza, post-parto e menopausa'' sono i periodi piu' a rischio, ha aggiunto, evidenziando ''l'urgenza della prevenzione''. Fin da bambini, se si pensa per esempio che ''ben il 30% dei bimbi con disturbi dell'attenzione sono candidati a diventare pazienti psichiatrici''. Ancora piu' sottostimato e' il problema della depressione post-parto, ha puntualizzato Anniverno. ''La donna si sente incompresa, giudicata e sola, con conseguenze a volte devastanti'', ha avvertito l'esperta. Per cercare di individuare in anticipo le donne piu' a rischio, definendo dei 'campanelli d'allarme', la Melloni partecipa con circa 100 pazienti a uno studio che si chiudera' a febbraio, coordinato dall'universita' di Pisa e condotto con la collaborazione dell'universita' di Napoli. ''Familiarita', precedenti crisi depressive, stress, rapporti conflittuali bimbo-padre, gravidanze ravvicinate, parto prematuro e frequenti problemi di salute del neonato'' sono alcuni dei fattori di rischio, ha elencato l'esperta. Convinta che il nuovo centro, con l'aiuto dei volontari della Fondazione Idea e il coinvolgimento della famiglia, possa colmare un grave vuoto. (Opa/AdnkronosSalute)