Gazzetta di Parma 6.2.05
Ansia e panico: le patologie dei giorni nostri
I disturbi d'ansia sono particolarmente diffusi e possono divenire veramente limitativi per la vita di chi ne è affetto. Grande interesse pratico aveva quindi il convegno « Psicoterapia cognitivo- comportamentale nel trattamento integrato dei disturbi d'ansia » , promosso in collaborazione dal Dipartimento di Psicologia dell'Università di Parma e dal sistema integrato sociale e sanitario « Villa Matilde » , che si è volto nei giorni scorsi all'Aula Magna del dipartimento di Psicologia. Una giornata di studi che ha visto una numerosissima ed attenta partecipazione e che è stata condotta da Paolo Moderato, docente di Psicologia generale del Dipartimento di Psicologia e da Gerolamo Bruschi del Centro di Psicologia e psicoterapia dell'ambulatorio di Neuroscienze « Villa Matilde » . « Nel corso del convegno, dopo aver inquadrato i disturbi d'ansia dal punto di vista epidemiologico e clinico, ci siamo occupati di modelli psicoterapeutici di orientamento cognitivo- comportamentale - spiega Moderato -. Va detto che oramai è accertato che questo modello terapeutico si colloca al pi ù alto livello in termini di efficacia misurata. Questo vale per diverse patologie, ma in modo particolare per i disturbi d'ansia nei quali il modello cognitivo comportamentale rappresenta la terapia d'elezione. Durante il convegno abbiamo anche parlato della possibile integrazione tra psicoterapia cognitivo- comportamentale e terapia farmacologia » . Il Convegno ha visto tra i relatori anche Carlo Pruneti, Francesco Rovetto e Claudio Sica del Dipartimento di Psicologia e Daniele Piacentini del Centro psicosociale di Zogno. Ma in cosa consiste la Psicoterapia cognitivo- comportamentale? « E' una terapia che si concentra sui comportamenti e sui modi di pensare delle persone, che influenzano ovviamente le emozioni - sottolinea Claudio Sica, docente di Psicologia della personalità. - Ci poniamo degli obiettivi condivisi con la persona in trattamento, che sa sempre cosa si fa e perchè lo si fa, quindi vi è un grande coinvolgimento del paziente. La terapia, rispetto ad altri approcci, è «breve», infatti vi è una media di trattamento di circa un anno, ma non superficiale. Il grande vantaggio di questa terapia è quello di essere molto flessibile ed aperta a sviluppi, quindi un approccio al passo con i tempi. Cosí come negli anni alcune malattie mutano, anche la terapia segue queste evoluzioni, si aggiorna continuamente con quelli che sono i cambiamenti della società » . Anche perchè i disturbi d'ansia di oggi sono diversi di quelli che si riscontravano in passato. « Cent'anni fa gli attacchi di panico non erano riconosciuti come tali e certamente non si riscontravano le malattie da stress di oggi » spiega Moderato che aggiunge: « Oggi tra i disturbi d'ansia vi è una grande diffusione degli attacchi di panico con, in alcuni casi, paura di allontanarsi da casa » . « Inoltre - rivela Sica - è molto diffuso un disturbo caratterizzato dalla eccessiva preoccupazione per la critica altrui, quindi che rientra nello spettro delle fobie sociali. Vediamo anche molti pazienti con quadri patologici che rientrano nei disturbi d'ansia generalizzati, ovvero che hanno un continuo logorio mentale senza scopo, per risolvere i propri problemi invece che riferirsi alla realtà rimangono bloccati nei loro pensieri per ore e ore » . « Nei bambini ed anche negli adulti si riscontra spesso anche quella che viene chiamata «ansia da separazione», ovvero persone che non riescono a staccarsi dalla famiglia e che non hanno acquisito alcun tipo di autonomia. Questo si può vedere nel bambino iperprotetto dai genitori quando inizia la scuola, ma anche, ad esempio, a trent'anni nello studente universitario quando finisce gli studi » . Infine un messaggio importante. « I disturbi d'ansia vanno diagnosticati e trattati il prima possibile per evitare peggioramenti . - conclude Moderato. - E se si considera che, secondo un recente studio, ogni anno il dodici per cento della popolazione va incontro a disturbi d'ansia conclamati, si comprende come questi disturbi non siano certo da sottovalutare »
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
Dal 2007 - poi - alla sua caratteristica originaria di libera espressione del proprio ideatore, «Segnalazioni» ha unito la propria adesione alla «Associazione Amore e Psiche» - della quale fu fra i primissimi fondatori - nella prospettiva storica della realizzazione della «Fondazione Massimo Fagioli»