Lettere dai lettori
Finalmente la verità
Caro direttore,
il Corriere della Sera ha riportato recentemente la seguente notizia: «Il Prozac fa male, ecco le prove». Finalmente! Finalmente la verità riguardo le controverse sostanze psicotrope sta emergendo in tutta la sua drammaticità. Alla lunga, nemmeno le più abili operazioni di marketing possono reggere davanti all’evidenza: tali sostanze, quale che sia il loro nome commerciale, sconvolgono la mente con il pretesto di curarla, hanno effetti collaterali devastanti che spaziano, come riporta l’autorevole quotidiano, dalle modificazioni del comportamento, al suicidio, a forme incontrollate di aggressività. Il Comitato dei cittadini per i diritti dell’uomo (Ccdu) da anni sta lanciando il suo grido d’allarme nei confronti delle droghe psichiatriche, da anni sta documentando casi di abuso psichiatrico e il sito www.cchr.org è a disposizione della comunità per fornire informazioni. Questi dati sono da tempo riportati sulle pubblicazioni nazionali ed internazionali del Ccdu, distribuite ai cittadini, ai legislatori, ai medici, ecc. Il Ccdu internazionale ha documentato casi di decesso di bambini e adolescenti sotto trattamento psichiatrico ed è impegnato quotidianamente ad informare i genitori e gli insegnanti sul pericolo di facili diagnosi di disturbi mentali dei minorenni. Tali etichette, oltre che essere invalidanti, sono il corridoio d’accesso per terapie a base di sostanze psicotrope i cui effetti si sono dimostrati dannosi. Alcuni ricercatori li hanno paragonati a quelli procurati dalle droghe da strada. Qualcosa quindi sta emergendo, è un passo avanti verso la corretta informazione, ma ci sono voluti anni e nel frattempo molte vite, alcune molto giovani, sono state rovinate se non addirittura perdute. Il Ccdu combatte da alcuni decenni la sua battaglia per difendere i diritti umani contro gli abusi della psichiatria, dai campi di lavoro nel Sudafrica alla scuole degli Stati Uniti, dove recentemente si è ottenuta un’importante inversione di rotta e cioè non potrà più essere impedito l’accesso a scuola ai minori che non volgiono sottoporsi a trattamenti psichiatrici, facendo così cessare il potere di ricatto della psichiatria sui genitori. Forse fra qualche anno un altro quotidiano, magari ancora in prima pagina, riporterà che gli psicofarmaci possono essere letali per i bambini. Non aspettiamo quel giorno, è già tutto documentato, compresi purtroppo i nomi delle giovani vittime. Non c’è nulla di scientifico nella definizione di malattia mentale, non c’è test clinico oggettivo che la dimostri, non c’è virus che la causi, non è riscontrabile con nessun esame del sangue. Certo, le persone hanno problemi e qualcuno, compresi i bambini, li manifesta con comportamenti che possono disturbare, ma le sostanze psicotrope non li risolvono, al massimo li soffocano. La gente non ama subire trattamenti invalidanti e tantomeno i bambini. Proteggiamoli.
Marina Mandelli Brescia