giovedì 4 settembre 2003

Alberto Crespi sull'Unità on line

(trascrizione di un audio disponibile sulla rete)

«Alberto Crespi dal Lido di Venezia per la Mostra del cinema, per dirvi che Marco Bellocchio ha fatto di nuovo centro. Dopo L'ora di religione, imperniato sul Giubileo, sul cristianesimo, sulla fede problematica, con Buongiorno, notte Marco Bellocchio ci ri-racconta, a suo modo, la storia del sequestro Moro, e la racconta in un modo intimo, straordinario, descrivendo la quotidianeità banale, con dei rituali quasi piccolo-borghesi, dei quattro brigatisti che tennero prigioniero Moro nel covo di via Gradoli. È molto un film visto dalla parte dei brigatisti, nel senso... con gli occhi dei brigatisti, soprattutto dalla parte di una donna, dell'unica donna del gruppo, che si ispira liberamente al personaggio di ANNA Laura Braghetti, ed è un film che descrive appunto la normalissima quotidianeità di queste persone alle prese con un destino enormemente più grande di loro.
Aldo Moro è interpretato stavolta da Roberto Herlitzka, dopo le due straordinarie prove di Gian Maria Volontè nel Caso Moro di Ferrara e in Todo modo di Petri, e Roberto Herlitzka si conferma, in questa prova, come uno dei più grandi attori italiani.
Un film psicologico e spirituale, più che politico, esattamente come L'ora di religione. Un film assolutamente da vedere.
Da domani nei cinema, tra l'altro.