giovedì 4 settembre 2003

stasera Bellocchio (2) «Lunghi e ripetuti applausi all'anteprima per la critica»

Il Mattino 4.4.03
IERI SERA LA PRIMA PROIEZIONE DI «BUONGIORNO, NOTTE»
Lunghi applausi al film di Bellocchio sul caso Moro

Venezia. Lunghi e ripetuti applausi nel finale e durante i titoli di coda per l'anteprima stampa, ieri sera, di «Buongiorno, notte», l'atteso film di Marco Bellocchio sul caso Moro, che passa oggi in concorso. Un pubblico di giornalisti ha seguito quasi con religioso silenzio le fasi finali del film con le immagini originali del funerale di Moro, Paolo VI e la classe politica schierata, da Craxi a Berlinguer, da Andreotti a Lama, da Zaccagnini ad Almirante, per terminare poi con un lungo applauso.
Bellocchio per «Buongiorno, notte» si èliberamente ispirato al libro «Il prigioniero» scritto da Anna Laura Braghetti. Il film racconta i due mesi di prigionia del presidente della Democrazia cristiana, scegliendo di seguire il percorso di Chiara (Maya Sansa), unica tra i brigatisti a mantenere un contatto con il mondo esterno con il suo lavoro d'impiegata, unica a sentire i commenti della gente che non capisce e soprattutto non si ribella. Unica a votare contro la condanna a morte.
Moro, interpretato da Roberto Herlitzka, è un uomo rassegnato e soprattutto incredulo: «Avete sbagliato persona, non ho alcun potere istituzionale», dice ai suoi carcerieri vittime, racconta Bellocchio, della loro stessa ideologia. Questa ideologia, in una scena finale del film che farà discutere, viene accumunata alla religione cattolica: i brigatisti nell'ultima cena prima dell'esecuzione si fanno il segno della croce.
Il regista è giunto al Lido nel pomeriggio di ieri rilasciando una laconica dichiarazione ai giornalisti che l’aspettavano: «Siamo molto emozionati, ma non parlo prima della proiezione». Assieme a lui c'erano gli attori, il figlio Pier Giorgio, Luigi Lo Cascio, Maya Sansa e Giovanni Calcagno. Ad attendere il gruppetto Giuliano Montaldo e Giancarlo Leone, presidente e amministratore delegato di Rai Cinema, coproduttrice del film. A Lo Cascio sono stati consegnati due Leoncini di pezza, premi assegnati da «Film tv». «Almeno» ha scherzato l’attore «un Leone ce l'ho già. Essere qui con un film come questo mi inorgoglisce».
«Penso - ha dichiarato Maya Sansa - che ognuno debba assumersi la responsabilità delle proprie azioni, ma dover adottare il punto di vista di una terrorista mi ha spinto anche a ricercare le motivazioni che possono indurre una persona a compiere un gesto estremo». E poi: «Mi sono documentata molto per interpretare questa parte, ma la mia vera Bibbia è stata la sceneggiatura. Bellocchio».