Il Messaggero Lunedì 23 Maggio 2005
Procura di Torino
«Sequestrate il “Viagra” della Cina»
ROMA - Il “ceedra” non è un integratore alimentare ma un farmaco. E, dunque, deve ottenere la prevista autorizzazione. E’ questo, in sintesi, il contenuto della lettera inviata dal procuratore aggiunto di Torino, Raffaele Guariniello, al ministero della Salute.
Nel mirino di Guariniello è finito il “ceedra” «integratore alimentare completamente a base di erbe», che «fa bene all’amore». In pratica si tratta di una sorta di “Viagra naturale” che la multinazionale ”ita Vartis“ importa dalla Cina e fa incapsulare in un’azienda dell’Alessandrino. E che, essendo definito integratore alimentare, può essere venduto senza prescrizione medica.
Guariniello ha fatto analizzare il prodotto e ha scoperto innanzi tutto che non si tratta di un integratore alimentare perché contiene un principio attivo (idrossihomo-sildenafil, in parte simile a quello del farmaco originale) nella proporzione del 5% del peso di ogni capsula. Dalle analisi è emerso anche che, accanto alle erbe, nelle capsule sono presenti piombo, manganese, rame e bario. E il piombo sarebbe nei limiti superiori a quelli consentiti nelle derrate alimentari. Da qui, la lettera al ministero della Salute. Quando e se, poi, il ministero gli risponderà positivamente, il magistrato potrà aprire un fascicolo per il reato di possibile frode in commercio.
Tra la merce sequestrata proveniente dalla Cina il cosiddetto “Viagra cinese” è sempre presente. Viene venduto nei locali delle comunità cinesi come “stimolante sessuale”.
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