ricevuto da Gianluca Cangemi
Le Scienze 21.05.2005
Le parole influenzano gli odori
Le risposte del sistema olfattivo dipendono anche da stimoli cognitivi esterni
Alcuni ricercatori hanno scoperto che la lettura di alcune parole può influenzare la percezione degli odori: in particolare, le parole piacevoli possono spingere le regioni olfattive del cervello a percepire un odore come piacevole. Lo studio è stato pubblicato sul numero del 19 maggio della rivista "Neuron".
Nel corso di un esperimento, i ricercatori guidati da Edmund T. Rolls dell'Università di Oxford hanno esposto i partecipanti a un'essenza di formaggio cheddar e hanno mostrato loro etichette con la scritta "formaggio cheddar" oppure "odore corporeo". Hanno scoperto che i soggetti valutavano l'odore come significativamente più piacevole in presenza della prima etichetta.
Gli scienziati hanno anche effettuato scansioni cerebrali dei soggetti con la tecnica della risonanza magnetica funzionale (fMRI) durante l'esposizione delle etichette e degli odori, per scoprire quali regioni del cervello venivano attivate. I risultati dimostrano che l'etichetta "formaggio cheddar" produce un'attivazione in una parte specifica della regione del cervello che elabora le informazioni olfattive. Anche la semplice aria pura, se etichettata come "formaggio cheddar", attiva la medesima area ma in misura minore. L'etichetta "odore corporeo", invece, non produce attivazione in quest'area né in presenza dell'odore di formaggio né con l'aria pura.
"I risultati - spiegano Rolls e colleghi - mostrano che gli input cognitivi possono essere importanti nell'influenzare le risposte soggettive, comprese le risposte emotive agli stimoli olfattivi, e indicano che alcune delle aree cerebrali attivate dagli odori sono soggette a questa influenza cognitiva di alto livello".
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