Come il cervello comprende il sarcasmo
La mente deve saper collocare le parole nel giusto contesto
La capacità di comprendere il sarcasmo dipende da una sequenza orchestrata con cura di abilità cognitive legate a specifiche parti del cervello. Una ricerca pubblicata sul numero di maggio della rivista "Neuropsychology" descrive in dettaglio come la mente colloca nel contesto giusto le parole "pungenti".
Gli psicologi israeliani che hanno condotto lo studio spiegano che, affinché il sarcasmo vada a segno, gli ascoltatori devono comprendere le intenzioni di chi parla nel contesto della situazione. Per far ciò è necessario un tipo di pensiero sociale sofisticato, ovvero la comprensione del fatto che persone diverse pensano in modo diverso. Un esempio di assenza o limitazione di questo processo è fornito dai problemi dei bambini autistici nell'interpretare l'ironia, la categoria più generale di comunicazione sociale nella quale ricade il sarcasmo.
Simone Shamay-Tsoory e colleghi del Rambam Medical Center e dell'Università di Haifa hanno studiato 25 soggetti con lesioni al lobo prefrontale, 16 soggetti con lesioni al lobo posteriore, e 17 soggetti di controllo sani. Tutti i partecipanti hanno ascoltato brevi storie registrate su nastro, alcune sarcastiche e altre neutre. Ecco un esempio di sarcasmo: Joe va al lavoro e, invece di cominciare a lavorare, si mette a riposare. Il capo nota il suo comportamento e gli dice "Joe, non lavorare troppo!". Ecco invece un esempio neutro: Joe va al lavoro e subito comincia a lavorare. Il capo nota il suo comportamento e gli dice "Joe, non lavorare troppo!".
I partecipanti con danni al lobo prefrontale non erano in grado di comprendere il sarcasmo, mentre i membri degli altri due gruppi non avevano problemi. All'interno del primo gruppo, le persone con danni nell'area ventromediale destra (la parte posteriore della corteccia prefrontale) erano quelli con maggiori difficoltà a comprendere il sarcasmo. I risultati sono in accordo con quello che già si sa sull'anatomia del cervello: la corteccia prefrontale è infatti coinvolta nei processi del linguaggio pragmatico e nella cognizione sociale complessa, mentre l'area ventromediale è legata alla personalità e al comportamento sociale. "Comprendere il sarcasmo - scrivono gli autori - richiede sia la capacità di capire gli intenti di chi parla, sia quella di identificare le emozioni".
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