La preoccupante campagna per l’astensione
Il calcolo del Vaticano per una vittoria sul referendum mi appare fondato ed ad esso favorevole. L'afflusso degli elettori nelle consultazioni si attesta intorno al 70/75%. Nei referendum diminuirebbe.
Una campagna forte per l'astensione: la chiesa, il centrodestra, salvo eccezioni anche significative, possono influenzare facilmente un 20/25% di elettori per il non voto, raggiungendo quindi facilmente un 50%+1 di non votanti.
Sarà bene quindi intensificare l'impegno per smontare le tesi e la loro presa sui cittadini degli antireferendari:
1) i seguaci di un dogma o un'etica di parte non possono invocare una legge per imporli a tutti gli altri.
2) l'esercizio del voto, per l'art. 48 della Cost. è un dovere civico, anche se la sua non osservanza non è più pregiudizievole per la c.d. “buona condotta civile”:
3) l'astensione è decisione individuale e libera, l'organizzazione del voto in tal senso è scorretta e dovrà interessare il legislatore ed anche il giudice penale, perchè la scelta dell'elettore sarà non più segreta, ma individuabile e quindi condizionabile, ricattabile.
4) I sostenitori del No e dell'astensione hanno già pronto un argomento per invalidare il referendum e la portata dell'eventuale vittoria del Sì, presentandola come una anomalia, la sopraffazione di una minoranza sulla maggioranza degli elettori e sul legislatore;
5) Gli antireferendari riconoscono che la legge va migliorata, ma continuano a presentare il ricorso al referendum sbagliato e pericoloso.
Buon lavoro, puntando al miglior risultato.
Il calcolo del Vaticano per una vittoria sul referendum mi appare fondato ed ad esso favorevole. L'afflusso degli elettori nelle consultazioni si attesta intorno al 70/75%. Nei referendum diminuirebbe.
Una campagna forte per l'astensione: la chiesa, il centrodestra, salvo eccezioni anche significative, possono influenzare facilmente un 20/25% di elettori per il non voto, raggiungendo quindi facilmente un 50%+1 di non votanti.
Sarà bene quindi intensificare l'impegno per smontare le tesi e la loro presa sui cittadini degli antireferendari:
1) i seguaci di un dogma o un'etica di parte non possono invocare una legge per imporli a tutti gli altri.
2) l'esercizio del voto, per l'art. 48 della Cost. è un dovere civico, anche se la sua non osservanza non è più pregiudizievole per la c.d. “buona condotta civile”:
3) l'astensione è decisione individuale e libera, l'organizzazione del voto in tal senso è scorretta e dovrà interessare il legislatore ed anche il giudice penale, perchè la scelta dell'elettore sarà non più segreta, ma individuabile e quindi condizionabile, ricattabile.
4) I sostenitori del No e dell'astensione hanno già pronto un argomento per invalidare il referendum e la portata dell'eventuale vittoria del Sì, presentandola come una anomalia, la sopraffazione di una minoranza sulla maggioranza degli elettori e sul legislatore;
5) Gli antireferendari riconoscono che la legge va migliorata, ma continuano a presentare il ricorso al referendum sbagliato e pericoloso.
Buon lavoro, puntando al miglior risultato.
Giacomo Grippa