Corriere della Sera 6.5.07
Gli inquirenti: giovani tra i 15 e i 18 anni adescati da un'associazione
Prete arresatato per sfruttamento di minori
Don Renato Giaccardi, 40 anni, è accusato di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione
MONDOVI' (CUNEO) - Una grave accusa che apre uno scandalo nella chiesa cattolica del cuneese. Un sacerdote di Mondovì, don Renato Giaccardi, 40 anni, è stato arrestato dagli uomini della squadra mobile di Cuneo. L'accusamossa dai magistrati è di induzione, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione, anche minorile. Secondo l'accusa il sacerdote, che era addetto alle congregazioni religiose femminili della diocesi di Imperia-Albenga, avrebbe creato a Mondovì un'associazione e proprio attraverso di essa sarebbero stati adescati giovani tra i 15 e i 18 anni per prestazioni omosessuali. Insieme al sacerdote sono state arrestate altre due persone, delle quali non sono stati resi noti i nomi, che avrebbero tenuto contatti tra Cuneo e Mondovì. La loro posizione sarebbe però marginale.
L'ADESCAMENTO - Questo il meccanismo dell'adescamento dei giovani secondo l'accusa: in un primo tempo venivano acquisiti dietro pagamento i numeri di telefono di quelli individuati, poi con alcuni di loro avveniva un primo approccio telefonico e, quindi, un invito a cena. Quelli giudicati «più disponibili» venivano portati nell'abitazione del sacerdote dove sarebbero avvenuti gli incontri con lui. Sono circa 50 i ragazzi di Mondovì e di Cuneo coinvolti a vario titolo nella vicenda. L'indagine avrebbe avuto inizio proprio grazie alla segnalazione della famiglia di un giovane, che vedeva i suoi amici disporre di notevoli somme di denaro.
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