mercoledì 8 dicembre 2004

autismo

Le Scienze 07.12.2004
L'autismo e la forma delle lettere
Il disturbo dipenderebbe dalla mancata collaborazione di alcune aree cerebrali

Al contrario dei soggetti di controllo, i pazienti autistici ricordano le lettere dell'alfabeto usando una regione del cervello che normalmente si occupa delle forme degli oggetti. Lo sostiene uno studio curato dal National Institute of Child Health and Human Development degli Stati Uniti.
I risultati confermerebbero una teoria secondo la quale l'autismo è il risultato della mancata collaborazione fra diverse parti del cervello. Nell'autismo, afferma la teoria, queste distinte aree cerebrali tendono a funzionare indipendentemente l'una dall'altra. Le osservazioni dicono infatti che molti pazienti autistici eccellono in compiti che coinvolgono i dettagli, mentre hanno difficoltà con informazioni più complesse.
Lo studio e la teoria, descritti in un articolo pubblicato online il 29 novembre 2004 sulla rivista "NeuroImage", sono opera dello psicologo Marcel Just della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, del neurologo Nancy Minshew dell'Università di Pittsburgh, e colleghi.
Gli autori hanno usato la tecnica della risonanza magnetica funzionale (fMRI) per misurare l'attività cerebrale di alcuni individui autistici mentre eseguivano esercizi di memoria che riguardavano le lettere dell'alfabeto. A differenza dei soggetti di controllo, i pazienti hanno presentato maggiore attivazione nell'emisfero destro (che gestisce le forme e le informazioni visive) e minore nell'emisfero sinistro (che normalmente si occupa dell'elaborazione delle lettere).

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