mercoledì 8 dicembre 2004

brevi dal web
disturbo bipolare e radiologia; Mario Galzigna: la musica e la SPI

Yahoo! Salute martedì 7 dicembre 2004
Disturbo bipolare, una questione di chimica
Il Pensiero Scientifico Editore

Il disturbo bipolare potrebbe essere diagnosticabile da anomalie chimiche visibili nel cervello dei pazienti. Lo sostiene una ricerca presentata al meeting annuale della Radiological Society of North America.
Dettagliati esami radiologici del cervello eseguiti su 42 pazienti, metà dei quali con diagnosi di disturbo bipolare, hanno mostrato consistenti differenze nei livelli di cinque distinte sostanze chimiche nelle aree del cervello che controllano il comportamento, il movimento, la visione, la lettura e la percezione sensoriale.
Lo studio del team di ricercatori della Mayo Clinic guidato dal radiologo John Port è stato condotto con una tecnica di neuroimaging all’avanguardia, due volte più potente delle risonanze magnetiche utilizzate di solito per la diagnostica nei casi di disturbo bipolare.
“Il disturbo bipolare è sempre una sfida per chi cerca di diagnosticarlo perché i pazienti possono nascondere i sintomi della patologia, o riconoscere soltanto la fase depressiva del disturbo, non quella maniacale. La comunità degli psichiatri ha chiaramente bisogno di un mezzo per diagnosticare con maggiore sicurezza il disturbo bipolare”, spiega Port. Fino a questo momento le diagnosi di disturbo bipolare sono essenzialmente basate sul dialogo con il paziente.

Martedì, 7 Dicembre 2004
gazzettino.it
Docenti universitari, psichiatri ...

Docenti universitari, psichiatri e musicisti daranno vita sabato ad un convegno sul tema "Malinconia e Musica" dalle 9 alle 18.30 nell'Aula Magna dell'Università per proseguire dalle 21 nella Sala Livio Paladin a Palazzo Moroni con un concerto dei pianisti Riccardo Zadra e Federica Righini su musiche di Schumann. Il convegno è stato promosso da Mario Galzigna, epistemologo dell'Università di Venezia e storico delle scienze e della cultura, con il patrocinio del Comune e dell'Università di Padova e la collaborazione della Sezione Veneta della Società Italiana di Psichiatria con la volontà di rompere gli steccati interdisciplinari creando nuovi collegamenti fra le istituzioni.
«Affrontare la musica cercando di scoprire e approfondire le emozioni legate all'esecuzione e all'ascolto è uno spunto trasversale per coinvolgere con rinnovato stile il pubblico - spiega Mario Galzigna, organizzatore e uno dei moderatori del pomeriggio - Insieme con lo psichiatra Ludovico Cappellari, Andrea Angelozzi, Antonio Di Benedetto, Fausto Petrella, lo psicoanalista Alberto Schön e i musicologi Brenno Boccadoro, Giovanni Morelli e Mario Richter ci addentreremo in un mondo di emozioni che con la musica ha un legame molto profondo». Nell'intento degli organizzatori c'è anche di creare un trait d'union fra Comune e Università per proporre iniziative culturali di un certo livello che coinvolgano più possibile tutta la cittadinanza, come sottolinea il sindaco Flavio Zanonato: «L'Università di Padova è uno dei simboli più importanti dell'identità della nostra città e come tale l'amministrazione vuole allacciare rapporti sempre più concreti per sfruttare al massimo le risorse economiche e culturali in nostro possesso». Il concerto nella nuova sala Livio Paladin vedrà esibirsi due concertisti come Riccardo Zadra e Federica Righini molto attenti all'interazione tra gli aspetti psicologici, fisiologici e creativi dell'interpretazione musicale, un lavoro di ricerca e didattica che conducono dal 1998 nell'Accademia Pianistica Internazionale di Padova da loro fondata e presieduta dal maestro Aldo Ciccolini.