domenica 13 marzo 2005

storia
comunismo e religione

Il Tempo Domenica 13 Marzo 2005
Comunisti alla ricerca di Dio
di DIEGO GABUTTI

NEL 1926, a Mosca, si tenne il VI Plenum allargato del Comintern, l'Internazionale comunista. Fu allora che l'ex segretario del Partito comunista d'Italia, il napoletano Amadeo Bordiga, che nel 1923 aveva dovuto cedere ad Antonio Gramsci e ai suoi "moderati" la direzione del partito, ebbe un violento scontro politico con Stalin, il futuro «padre dei popoli», durante un incontro a porte chiuse tra le delegazioni dei due partiti, quello russo e quello italiano. Bordiga, che parlò per primo, prese le difese di Trotzky, col quale s'era segretamente incontrato la sera prima, muovendo accuse spietate a Stalin e alla direzione bolscevica. Alla fine del suo intervento, che tutti avevano ascoltato a bocca aperta, Stalin si rivolse a Bordiga con queste parole: «Mai avrei creduto che un comunista potesse parlarmi in questo modo. Dio vi perdoni per averlo fatto». Questo appello a Dio, da parte d'un ex seminarista, che prima di guidare le bande armate degli "espropriatori" bolscevichi in Georgia aveva studiato teologia a Tiflis, dov'era nato, non suonò troppo strano alle orecchie dei presenti. Dio e la sua presenza, all'ombra delle scintillanti cupole ortodosse di Mosca e Leningrado, l'ex San Pietroburgo, erano nell'aria. Al punto che solo qualche anno prima, nei ranghi duri e puri del partito, s'era sviluppata quella che Lenin, con l'aria di non credere alle proprie orecchie, aveva definito una "deviazione idealistica", sostenuta da due vecchi bolscevichi di provata fede e antica militanza come Aleksandr Bogdanov e Anatoly Lunacharsky e dai loro seguaci, noti come "i costruttori di dio". Bogdanov, che Lenin aveva considerato fino a quel momento "il cervello numero uno del partito", cominciò d'un tratto a sostenere che molto presto la "nuova scienza proletaria" nata dalla Rivoluzione d'Ottobre e dal potere sovietico avrebbe battuto la religione sul suo stesso terreno e "vinto la morte", sull'esempio dei "vampiri comunisti di Marte", gli "alieni immortali" protagonisti d'un suo romanzo fantascientifico. Morale: per una ragione o per l'altra, oggi il furore mistico dei "costruttori di dio", domani il calcolo politico dei partiti comunisti che agivano in terra d'infedeli, per esempio in Italia, patria del "cattocomunismo" e del compromesso storico tra cattolici e marxisti, il "problema di Dio" non poté mai essere liquidato per decreto, o con le frasi a effetto filosofiche, come aveva tentato di fare Marx quando il comunismo era soltanto una teoria che non aveva ancora fatto male a nessuno, e neppure dichiarando "guerra" alla religione, come fece poi l'ex seminarista di Tiflis, che della religione rubò (anzi, "espropriò") le forme per metterle al servizio del partito sacralizzato e del suo culto personale. Dio e il governo delle anime sono inseparabili, come i comunisti appresero subito; così come impararono che la religione, per chi ci crede come per chi la nega, era e rimane una delle forme della convivenza, cioè della politica.
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Il Tempo Domenica 13 Marzo 2005
Una biografia di Hitler per Stalin

UNA BIOGRAFIA segreta del dittatore nazista Adolf Hitler commissionata dal dittatore sovietico Josef Stalin sarà pubblicata sul finire del mese di marzo. Lo ha annunciato l'editore britannico del libro. Il «Libro su Hitler» di Stalin fu presentato al dittatore sovietico nel dicembre 1949, in un solo esemplare, e fu sistemato nel suo personale archivio prima di venir riscoperto nel 2004 dallo storico tedesco Matthias Uhl. Un portavoce dell'editore ha detto che una seconda copia della biografia fu fatta nel 1965 e sistemata in un archivio separato, per essere usata come prova evidente che il primo libro era autentico. Un comunicato ha reso noto che il libro sarà pubblicato questo mese in Germania dall'editore Lubbe. In Gran Bretagna la pubblicazione è prevista per novembre. La biografia si basa su due anni di interrogatori a Mosca a due persone molto vicine a Hitler, il maggiordomo Heinz Linge e il suo ultimo aiutante personale, l'SS Otto Guensche, che si occupò di cremare il suo corpo e quello di Eva Braun. I due lavorarono per Hitler per 10 anni prima di essere catturati dalle truppe sovietiche nel bunker del Führer del quale avevano condiviso le ultime ore di vita. Stalin, secondo il comunicato editoriale, commissionò il libro perchè voleva capire la psicologia di Hitler ed essere sicuro che il dittatore nazista fosse veramente morto.