Repubblica, Napoli 13.5.05
A Santa Maria Capua Vetere il leader comunista ha ricevuto la cittadinanza onoraria
Ingrao: "Ho sempre perso, come Ettore"
«Mi sono sempre sentito come Ettore, un eroe perdente, ma non ho mai rinunciato a portare avanti le mie idee». Pietro Ingrao, novant'anni il 30 marzo prossimo, riassume così la parabola politica della sua vita di militante comunista. Lo fa davanti al pubblico numeroso che ieri mattina gli ha tributato un omaggio, invadendo il teatro Garibaldi di Santa Maria Capua Vetere, dove il sindaco Enzo Iodice gli ha conferito la cittadinanza onoraria. Ingrao, nato a Lenola (Latina) il 30 marzo 1915, arriva a Santa Maria a dieci anni, seguendo il padre, avvocato Francesco Renato, che nel 1925 aveva vinto il concorso per segretario comunale. Il giovane Pietro compie in città gli studi classici (fino al 4° liceo), con ottimo profitto. Ma frequenta anche gli studi di violino nel locale conservatorio. «Fu lì - ha raccontato Ingrao - che cominciai ad acquisire la formazione politica perché i miei maestri di musica, al pari di mio padre, erano tutti antifascisti». L'anziano esponente politico è arrivato a Piazza Bovio alle 11, accompagnato dalla sorella. Subito dopo c´è stato l'incontro con gli studenti del «suo» liceo classico. Ad accoglierlo il preside e i ragazzi che gli hanno donato i registri di quando era anche lui alunno. Tutti otto e nove, solo in educazione fisica una stentata sufficienza. Al Teatro Garibaldi il sindaco Iodice ha consegnato all'ospite una pergamena. Per Ingrao ha avuto parole commosse anche il presidente della Regione Bassolino.
«SEGNALAZIONI» è il titolo della testata indipendente di Fulvio Iannaco che - registrata già nel 2001 - ha ormai compiuto il diciottesimo anno della propria continua ricerca e resistenza.
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