sabato 12 febbraio 2005

Darwin

Il Messaggero Venerdì 11 Febbraio 2005
Scienza
Da oggi in 15 città italiane e nel mondo le giornate sul padre dell’evoluzionismo
Tutti pazzi per Darwin
di ROMEO BASSOLI

DA OGGI iniziano in Gran Bretagna, Stati Uniti, Australia e in 15 città italiane i “Darwin Day”, le giornate darwiniane che celebrano il grande scienziato britannico nei giorni del suo compleanno (il 12 febbraio). A maggio, sarà la volta di centinaia di scuole in tutta Italia per l'iniziativa lanciata dall'Associazione Insegnanti di Scienze Naturali.
Nel nostro Paese i Darwin Day sono una novità che nel giro di pochi mesi ha preso piede diventando un avvenimento culturale di tutto rispetto, in grado di attirare i massimi esperti mondiali di evoluzionismo e di mobilitare centinaia di scuole e migliaia di persone.
I primi Darwin Day in Italia sono dell'anno scorso. E nascono ispirandosi a quelli anglosassoni, nati a metà degli anni '90 per rispondere all'offensiva dei creazionisti negli Stati Uniti.
In Italia tutto è nato dalla reazione ad una piccola manifestazione a Milano che si autodefinì “antidarwiniana”. Tempo poche settimane e i biologi organizzano manifestazioni in quattro o cinque città. A Milano, al Museo Civico di Storia Naturale - un tempio della cultura evoluzionistica - si ritrova quasi un migliaio di persone. Si mobilitano anche l'Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali, le librerie Feltrinelli e l'Uaar, l'Unione degli atei e degli agnostici razionalisti (una associazione a cui partecipano Margherita Hack e Piergiorgio Odifreddi, tra gli altri).
E’ una sorta di prova generale. Poi, quest'anno le manifestazioni in 15 città, con quelle di Milano e Roma che assumono il carattere dell'evento culturale di alto livello. Nella capitale, la rivista Darwin e la Fondazione Sigma Tau organizza all'ex Casina delle Rose di Villa Borghese un convegno a cui partecipano personaggi come Pietro Corsi, Edoardo Boncinelli, Michael Majerus, Lewis Wolpert.
A Milano si farà addirittura una due giorni, il 15 e il 16 febbraio, con relatori del calibro di Richard Dawkins e Juan Luis Arsuaga. «Avremo decine di scuole che ci seguiranno via Internet - spiega Enrico Banfi, direttore del Museo Civico di Storia Naturale, che ospiterà il convegno - Saranno più del doppio di quelle dell'anno scorso». L'idea per l'anno prossimo è di trasformare il Darwin Day in una sorta di festival dell'evoluzionismo, con iniziative in diversi punti della città.
Poi, il 3 maggio, come spiega Alessandra Magistrelli dell'Associazione degli Insegnanti di Scienze Naturali, «ci saranno i Darwin Day in centinaia di scuole, organizzati dai nostri quasi 4000 docenti iscritti. Si faranno piccoli convegni o anche solo qualche ora di riflessione sull'importanza dell'evoluzione».
Per Telmo Pievani, epistemologo dell'Università di Milano-Bicocca «tutte queste iniziative sono ormai inserite in un movimento culturale internazionale che prepara, nel 2009, il bicentenario della nascita di Darwin».